Elisabetta Farnese, la regina madre
Educata nelle corti europee settecentesche, seconda moglie di Filippo V, fu un’abile manovratrice politica.
Cresciuta nel ducato di Parma, sottovalutata per cultura e carattere e per questo scelta come seconda consorte “inoffensiva” del re di Spagna Filippo V, si dimostrò invece un’abile manovratrice politica,
riuscendo a imporre i suoi figli in posizione di potere in Europa
ECESARINA CASANOVA lisabetta Tudor in Inghilterra; Maria Teresa in Austria; Caterina II in Russia; i 63 anni di regno di Vittoria di Hannover sull’Inghilterra e sulle colonie – un vero record, superato solo da Elisabetta II Windsor – confermano la capacità delle donne di tenere nelle loro mani il governo di un grande Stato e di imprimere il segno della loro personalità su lunghi e significativi periodi di tempo. Queste sovrane lasciano però in ombra altre figure di donne che esercitarono la regalità femminile non di diritto ma di fatto, apparentemente nel ruolo subalterno di consorti. Le vicende che portarono Elisabetta Farnese dal ducato di Parma e Piacenza al regno di Spagna e, una volta incoronata, la sua capacità di farsi valere per ottenere dai grandi d’Europa spazi sempre più ampi a beneficio dei propri figli, dimostrano come una donna potesse attribuirsi un ruolo soverchiante nei giochi di potere.