ALBERONI, SENSALE E CONSIGLIERE
e la politica contemporanea. Come ultima erede dei Farnese, peraltro, oltre ai diritti sul ducato di Parma, poteva competere per la successione al granduca di Toscana, Gian Gastone, che non aveva avuto figli, in quanto discendente di Margherita de’ Medici, moglie di Odoardo I Farnese.
Ottenuto l’assenso del re di Francia, la principessa Orsini inviò a Parma il cardinale Acquaviva e il 25 agosto 1714, ad appena sette mesi dalla morte della prima moglie di Filippo V, si concluse l’accordo matrimoniale. A sua volta, Luigi XIV aveva mandato un suo fiduciario per sondare il carattere della sposa prescelta la quale, attenendosi ai suggerimenti di Alberoni, seppe recitare molto bene la parte di buona ragazzona padana, «impastata di butirro e di cacio», una sempliciotta di campagna che sarebbe stata prontissima a lasciarsi guidare in tutto e per tutto dall’anziana principessa. Secondo le direttive della dama francese, il trasferimento alla corte di Madrid di Elisabetta, sposata da Filippo V per procura, Fu Giulio Alberoni a prospettare il nome di Elisabetta come seconda consorte di Filippo V. Egli la accompagnò in Spagna e la consigliò per anni. avrebbe dovuto svolgersi in forma quasi privata e per nave, con pochissimi dignitari italiani al seguito, rapidamente e senza soste, perché la giovane regina non avesse la possibilità di lasciarsi influenzare da nessuno, tranne che dalla stessa Orsini.
Tuttavia Elisabetta colse l’occasione di un’improvvisa tempesta per forzare i piani della francese e, sbarcata a Genova, pretese di viaggiare per terra. Questo le consentì di farsi omaggiare come regina di Spagna lungo il viaggio, che richiese tre mesi perché fu tortuoso abbastanza da permetterle di non tralasciare nessuna corte di qualche rilevanza. Arrivata finalmente in Spagna, Elisabetta fu raggiunta a Pamplona da Alberoni. Per tutto questo tempo, fra la regina e la favorita del re fu combattuto un duello a distanza, fatto di comandi imperiosi inviati dalla principessa e di plateali manifestazioni di insofferenza da parte della Farnese la quale, al termine del viaggio, fece arrestare ed esiliare la rivale dalla Spagna. Dal 1716 il ruolo di Alberoni