APPROVAZIONE DELLA REGOLA
Fu papa Onorio III a convalidare il documento che Francesco redasse nel 1223 al posto della precedente Regola, ritenuta da una parte dell’ordine insostenibile per severità e radicalità. tante parole e fatti, potrebbe soppesare ogni cosa con una bilancia di tale precisione che tutti si trovino d’accordo su ogni singolo punto?». Non è un caso che l’agiografo si trovi a rimaneggiare la propria opera ancora nei primi anni Cinquanta del Duecento: il succedersi delle redazioni del Memoriale lascia intuire quanto sia arduo tenere insieme i materiali raccolti, le diverse anime francescane e gli indirizzi politici via via sviluppati dall’ordine. È da questo equilibrio precario che muovono le differenze fra le due biografie di Tommaso, il quale si vedrà infine costretto a indicare il più grande miracolo francescano non già nella figura del fondatore, ma nel successo storico dell’ordine tutto, diffusosi ovunque e forte di non poche personalità eccezionali quali per esempio Sant’Antonio di Padova. Dalla morte di Francesco sono passati quasi trent’anni: le diver- genze all’interno dell’ordine si sono acuite, perché ad acuirsi è stata la distanza che separa quanti continuano a propugnare l’osservanza letterale dei precetti del santo, da una parte, e dall’altra quanti al contrario propendono per adattare questa stessa osservanza alle circostanze nel frattempo evolutesi.
Non c’è, nei primi, alcuna ingenuità d’animo o semplicità intellettuale: c’è invece un profondo legame sentimentale con la memoria di Francesco, che va di pari passo con la consapevole, argomentata scelta di non derogare a quei principi che hanno rappresentato la scintilla originaria dell’ordine. Al contempo, nei secondi, non c’è – non ancora, almeno – la volontà di distorcere il passato francescano, quanto piuttosto l’urgenza di attualizzarne lo spirito prendendo atto di ciò che nel frattempo è diventato l’ordine. Come potenziare la predicazione senza un’adeguata preparazione teologica? E come intraprendere un’adeguata preparazione teologica senza poter possedere alcunché, siano anche i libri per lo studio? E come potere applicarsi nello studio – vero e