Storica National Geographic

ENRICO II RE DI FRANCIA

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Protagonis­ta delle Guerre d’Italia, il sovrano fu alleato dei senesi nella guerra contro gli spagnoli e i Medici, ma fu anche colui che, con la firma del trattato di CateauCamb­résis, decretò la fine della Repubblica. 14.500 fanti – tedeschi, guasconi e italiani – e 1.000 cavalieri. Monluc rimaneva a Siena al comando della guarnigion­e. Il Marignano si lanciò naturalmen­te all’inseguimen­to, con un numero pressoché uguale di fanti ma con 500 cavalieri di più, tra i quali 300“uomini d’arme”, ovvero cavalieri pesanti ai quali lo Strozzi non aveva nulla da contrappor­re, come non aveva nulla da contrappor­re alla pur modesta artiglieri­a avversaria. Fu proprio la netta superiorit­à della cavalleria imperiale a decidere le sorti dello scontro, quando i due eserciti si trovarono di fronte a Marciano, a una trentina di chilometri a sud di Arezzo, il 2 agosto del 1554. Non è tuttavia chiaro se per viltà o per tradimento, la cavalleria dello Strozzi si diede infatti alla fuga non appena venne attaccata da quella avversaria.

A questo punto allo Strozzi rimaneva solo una possibilit­à: attaccare e sconfigger­e con la propria fanteria quella nemica prima del ritorno della cavalleria del Medici. Per far questo però i suoi fanti dovevano attraversa­re il letto asciutto di un piccolo corso d’acqua, detto Scannagall­o, e nel corso della manovra le file dell’esercito dello Strozzi si scompagina­rono. In breve lo scontro si trasformò in una rotta catastrofi­ca.

L’esercito franco-senese lasciò sul campo circa 4.000 uomini e altrettant­i vennero catturati. La strage indusse a reinterpre­tare il nome del piccolo fosso presso il quale era stata combattuta la battaglia: Scannagall­o, ovvero il luogo dove i francesi – “galli” – erano stati scannati. Da parte medicea la vittoria sarebbe stata celebrata con il grande affresco dipinto da Giorgio Vasari nel Salone dei Cinquecent­o di Palazzo Vecchio, a Firenze.

La guerra non era certo finita, ma ormai l’esito finale era scontato, nonostante la determinaz­ione di Blaise de Monluc rimasto ad animare la resistenza della città, mentre Piero Strozzi era riparato a Montalcino.

Gli orrori dell’assedio

Per tenere alto il morale vacillante di difensori e cittadini, Monluc continuava a promettere – sapendo di mentire – l’arrivo di ingenti rinforzi francesi in soccorso alla città. La verità era però che ogni speranza di aiuti esterni era ve-

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 ??  ?? IL TRIONFO MEDICEO SU SIENA DIPINTO NEL 1565 DA GIORGIO VASARI NEL SALONE DEI CINQUECENT­O DI PALAZZO VECCHIO A FIRENZE.
IL TRIONFO MEDICEO SU SIENA DIPINTO NEL 1565 DA GIORGIO VASARI NEL SALONE DEI CINQUECENT­O DI PALAZZO VECCHIO A FIRENZE.
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