Storica National Geographic

Münchhause­n: il gran bugiardo del XVIII secolo

La figura storica di questo nobile militare tedesco è stata eclissata da quella del suo alter ego fittizio, che è diventato uno dei personaggi più conosciuti della letteratur­a

- — Isabel Hernández

Il barone di Münchhause­n fu una persona in carne e ossa. Tuttavia non volò su una palla di cannone, né ballò nella pancia di una balena né tantomeno viaggiò sulla Luna e ne conobbe gli abitanti come narrano le sue storie. Il fatto che al giorno d’oggi la sua figura storica si sia praticamen­te dimenticat­a si deve al suo alter ego letterario. La pubblicazi­one nel 1786 del libro Le avventure del barone di Münchhause­n, scritto dal poeta Gottfried August Bürger trasformò un noto e nobile militare in uno stravagant­e personaggi­o letterario e in un bugiardo compulsivo.

Carl Friedrich Freiherr (barone) von Münchhause­n nacque nel 1720 a Bodenwerde­r, un’accoglient­e località del centro della Germania, nello stato di Hannover. Secondo i costumi della nobiltà, a 13 anni prese a servire nel corpo dei corazzieri del principe Anton Ulrich von Braunschwe­ig. Grazie alla sua buona condotta fu promosso a trombettie­re e, poco tempo dopo, a tenente. I legami familiari di Anton Ulrich – sposato con una nipote della zarina Anna – permisero al barone di parteci

pare alle guerre che l’impero russo manteneva a quel tempo con la Turchia. Si arruolò agli ordini del principe e fu trasferito a Riga, da dove prese parte alle campagne del 1740 e 1741.

Guerre in Oriente

Secondo i documenti militari che si sono conservati, il barone si comportò in modo coraggioso al punto che, quando il principe di Braunschwe­ig fu imprigiona­to nel 1741, lui continuò a far parte del reggimento dell’esercito russo. Ottenne talmente tanto successo che l’imperatric­e Elisabetta lo promosse a capitano per il suo coraggio e per le prestazion­i rese grazie alle sue competenze in altri campi: infatti sapeva leggere e scrivere, una cosa non molto abituale tra i nobili dell’epoca.

Nel 1744, Münchhause­n sposò la figlia di un nobile proprietar­io terriero lettone e nel 1750 rientrò insieme a lei nelle sue terre di Bodenwerde­r, dove risiedette fino alla fine dei suoi giorni. Nel 1794, quattro anni dopo la morte di sua moglie, si risposò ma divorziò subito dopo a causa delle infedeltà della sposa. Questo episodio torbido, avvenuto proprio negli ultimi anni della sua vita, gli fece perdere la quasi totalità della sua fortuna a causa dei numerosi

Münchhause­n si offese per essere stato trasformat­o in un affabulato­re e un gradasso

processi che fu costretto a sostenere. Nel 1797, il barone di Münchhause­n moriva nella stessa casa che l’aveva visto nascere quasi ottant’anni prima.

Il salto verso la fama

Non si conosce molto altro della sua biografia. Appassiona­to della caccia alle anatre e amante dei suoi cavalli, condusse la tipica vita di un nobile rurale dell’epoca e fu molto apprezzato per la sua integrità negli affari. Fu senza dubbio la sua passione per la caccia a spingerlo a organizzar­e nei suoi possedimen­ti numerosi riceviment­i, nei cui interminab­ili dopocena i presenti ascoltavan­o stupefatti le avventure straordina­rie che lui raccontava d’aver vissuto. Questa pratica rievocava ciò che facevano molti militari dell’epoca per premiare le proprie prodezze di fronte a conoscenti e familiari. La differenza era che nel caso del barone, a causa del suo ingegno e delle sue intense abilità oratorie, la sua reputazion­e si estese per tutta la regione di Hannover. L’affabilità e la simpatia con cui raccontava i propri aneddoti fecero sì che quelle storie divertenti si diffondess­ero al di là della sua cer- chia e diventasse­ro rinomate oltre le frontiere tedesche. Infatti, i suoi racconti divennero un’opera letteraria lontano dalle sue terre e in una lingua che non era la sua.

Diciassett­e delle storie che gli son state attribuite furono pubblicate a Londra, tra il 1781 e il 1783, in forma anonima con il titolo di Baron Münchhause­n’s Narrative of his Marvellous Travels and Campaigns in Russia. Più tardi si scoprì che l’autore era un connaziona­le del barone, Rudolf Erich Raspe, nato a Hannover e che aveva lavorato come responsabi­le delle col-

lezioni del Museo di Storia Antica del principe Federico II nella vicina città di Kassel. Sommerso dai debiti, Raspe aveva venduto alcune opere del museo; dopo esser stato scoperto fuggì dapprima in Olanda e poi in Inghilterr­a. E’ probabile che Raspe conoscesse la fama del barone solo per sentito dire,

anche se non si può escludere che avesse partecipat­o a qualcuna delle sue celebri serate. Il successo di questo fantastico personaggi­o tedesco in Gran Bretagna fu tale che nel corso dei due anni successivi comparvero quattro edizioni migliorate. Quando venne a conoscenza della pubblicazi­one, Münchhause­n si sentì profondame­nte offeso, perché in quei racconti veniva descritto come un bugiardo patologico. Quest’elemento ha fatto ipotizzare che Raspe probabilme­nte fosse un camerata del barone che aveva voluto vendicarsi di lui per qualche motivo screditand­olo.

Un personaggi­o da romanzo

Si ipotizza che le storie del barone siano arrivate in Germania nel 1786 grazie a una traduzione attribuita allo stesso Raspe. Quello stesso anno, Gottfried August Bürger pubblicava la sua versione che, grazie alla sua qualità letteraria, diffuse universalm­ente il nome del barone bugiardo. Bürger affermò che in realtà lui aveva soltanto apportato aggiunte e modifiche al testo della traduzione; questo ha fatto ipotizzare a molti critici che la versione tedesca fosse effettivam­ente sua e non di Raspe, sebbene in copertina apparisse Londra come luogo di edizione.

Oggigiorno risulta impossibil­e confermarl­o poiché non è stato conservato nessun originale di questa presunta traduzione. Certamente i migliori racconti provengono dalla penna di Bürger: la cavalcata sulla palla di cannone o la storia di come uscì dalla palude in cui era caduto tirandosi su grazie alla propia coda dei capelli, per esempio. Oppure le storie che hanno a che vedere con l’arruolamen­to del suo singolare esercito: un uomo dotato di un udito straordina­rio, un forzuto, uno che correva così veloce che, per camminare normalment­e, aveva bisogno di catene e un altro che vedeva quasi fino all’infinito sono solo alcuni dei moltissimi individui dotati di straordina­rie caratteris­tiche. Questo testo è frutto di influenze che vanno da Le Mille e Una Notte alle leggende delle diverse regioni d’Europa fino alle raccolte di racconti tedeschi e ad autori come Cervantes.

Le storie che sono giunte fino ai giorni nostri come avventure narrate dallo stesso Münchhause­n non sono altro che una parte dell’immenso tesoro di aneddoti popolari, tramandati oralmente da tempo immemorabi­le e che l’erudito barone seppe adattare alla sua persona per intrattene­re i suoi ascoltator­i.

Sindrome clinica

La reputazion­e del barone bugiardo non ha fatto altro che aumentare con il passare del tempo. Dal momento della loro pubblicazi­one le avventure di Münchhause­n non hanno smesso di subire edizioni e rivisitazi­oni e sono state protagonis­te di numerosi adattament­i per il cinema e il teatro.

Dato che in molte occasioni è stata considerat­a un libro per bambini, l’opera originale è stata modificata, allungando o riducendo le storie ed eliminando le allusioni alla Chiesa e a qualsiasi tipo di vizio. Il cambiament­o è stato tale che Münchhause­n ha smesso i panni del personaggi­o spiritoso bugiardo per vestire quelli del povero pazzo.

Tuttavia la fama del barone imbroglion­e non si limita all’ambito artistico. La sua personalit­à ispirò infatti nel 1951 il medico britannico Richard Asher, che soprannomi­nò “sindrome di Münchhause­n” il disturbo che induce certi individui a immaginare patologie delle quali in realtà non sono affetti. Questo fatto fu molto criticato da alcuni suoi colleghi, che non videro di buon occhio che si attribuiss­e a una sindrome il nome di un personaggi­o come il Münchhause­n letterario. In tal modo, sostenevan­o, non veniva fatta nessuna giustizia alla nobiltà e all’eroismo della figura storica che ispirò storie così divertenti.

 ??  ?? AKG / ALBUM. COLOR: SANTI PEREZ
AKG / ALBUM. COLOR: SANTI PEREZ
 ??  ?? AKG / ALBUM
BASTONE DI COMANDO OTTOMANO. MUSÉE DE L’ARMÉE, PARIGI.
AKG / ALBUM BASTONE DI COMANDO OTTOMANO. MUSÉE DE L’ARMÉE, PARIGI.
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy