L’ippodromo di Costantinopoli
QUESTA RIPRODUZIONE dell’ippodromo consente di farsi un’idea delle dimensioni di questa costruzione, di circa 400 metri di lunghezza per 130 di larghezza, in cui centomila persone si riunivano per incoraggiare le proprie squadre. La spina o spina centrale
navano tanto la presenza del sovrano nel Kathisma quanto le stesse corse o la consegna dei premi. Ogni corsa durava pressappoco quindici minuti e consisteva in circa venti giri intorno alla spina centrale dell’ippodromo, per un percorso totale di circa 370 metri. Il momento più pericoloso era il giro intorno alle estremità della spina, che veniva compiuto a una velocità che raggiungeva i 30 chilometri orari.
Grazie alla capienza dell’ippodromo e alla sicurezza che il Kathisma forniva all’imperatore, durante i primi secoli della sua esistenza il circo si convertì nell’unico luogo in cui il sovrano poteva relazionarsi direttamente con il popolo o fare annunci pubblici. Era qui che posava il suo stivale color porpora sulla testa dei generali nemici sconfitti, amministrava la giustizia o assisteva alle parate militari in suo onore. Dal canto suo, anche il popolo usava l’ippodromo per radunarsi attorno alle diverse squadre, per commemorare le feste principali oppure per acclamare ogni nuovo imperatore.
Nonostante ciò, forse a causa del pericolo che implicava il fatto di riunire tante persone nello stesso luogo, a partire dal X secolo i sovrani iniziarono a comparire davanti al popolo nella grande piazza situata di fronte al palazzo, di cui un lato continuava a essere adibito ad accesso principale dell’ippodromo. Fu in quella piazza che Costantino VII Porfirogenito venne proclamato imperatore nel 912.
Anni di decadenza
A partire dal IX secolo, l’ippodromo perse parte della sua popolarità. Gli aurighi professionisti lasciarono il passo ai dilettanti, come Basilio il Macedone o Filoreo. Quest’ultimo divertì il pubblico nel X secolo grazie a imprese come quella di galoppare stando in piedi su un cavallo mentre con le due mani usava la propria spada. A partire dal XII secolo in questi spazi si iniziarono a organizzare tornei di cavalieri ispirati alla moda occidentale importata dall’imperatore Manuele Comneno, famoso per i suoi atti di eroismo in battaglia, all’epoca delle crociate.
Tuttavia, le distruzioni provocate dalla quarta crociata nel 1204 indussero ad abbandonare l’ippodromo: la crociata, indetta da papa Innocenzo III e originariamente diretta contro i musulmani in Terrasanta, si concluse con la conquista e il saccheggio di Costantinopoli, portando alla spartizione dell’Impero bizantino e alla costituzione dell’Impero latino.
Lo stesso fecero le guerre del XIII e XIV secolo. Da quel momento in poi, verrà usato solo l’enorme fossato dell’ippodromo per partite di polo e cavalcate di nobili oziosi.