UN FRANCESE OSSESSIONATO DALL’EGITTO
PER MARIETTE l’egittologia era una passione irrefrenabile più che una disciplina scientifica. Nel 1850 non esitò a lasciare in Francia la moglie e tre figli piccoli per realizzare il sogno di andare in Egitto. La scoperta del Serapeo gli assicurò la fama, ma non placò il suo desiderio di azione. Come spiegava lui stesso in una lettera a un altro egittologo, Gaston Maspero: «Di ritorno in Francia provai a concentrarmi sull’interpretazione di un testo, cercando di convincermi che quello era l’obiettivo della scienza; ma non mi fu possibile… Mi mettevo a valutare qualche progetto di esplorazione o a scrivere una relazione sull’interesse che aveva per la scienza l’istituzione di un servizio di protezione dei monumenti – servizio di cui, naturalmente, io ero il capo. Se non avessi avuto presto l’opportunità di tornare in Egitto, sarei morto o impazzito».