IL COLOSSO DI RODI
LA SESTA MERAVIGLIA DELL’ ANTICHITÀ
Nel III secolo a.C. i rodiesi costruirono un’enorme statua di bronzo del dio Helios che fu distrutta da un terremoto
Rodi era situata strategicamente all’incrocio di due importanti vie marittime: quella che univa Mileto con l’Egitto e la Cirenaica, e quella che andava dalla Grecia fino a Cipro e in Siria.
Nel 408 a.C tre città dell’isola di Rodi – Lindo, Camiro e Ialiso – decisero di costruire una nuova capitale federale. La città di Rodi sarebbe prosperata rapidamente nei decenni successivi, ma si sarebbe anche ritrovata coinvolta in tutti i grandi conflitti della politica greca. Così avvenne alla fine del IV secolo a.C., quando scoppiò una guerra aperta tra due dei successori di Alessandro Magno: Tolomeo I, re d’Egitto, e Antigono I Monoftalmo, re di Macedonia.
I rodiesi, grandi navigatori e ottimi diplomatici, avevano deciso di schierarsi con Tolomeo per ragioni commerciali. Tuttavia, nel 307 a.C Antigono gli intimò di passare dalla sua parte. Di fronte al loro rifiuto, inviò suo figlio Demetrio Poliorcete (soprannome che significa“assediatore”) a sottomettere la città. A questo scopo, Demetrio fece costruire l’Elepoli (dal greco helepolis, catturatrice di città). Si trattava di una te-