Style

Pi• stalker, pi• belli C

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DIRE: «Sei uno APITA DI SENTIRSI psicopatic­o», «sei una stalker» e soprattutt­o: «Piantala di guardare lo smartphone e parla con me/noi». Capita di rispondere: «Sono uno che arricchisc­e la conversazi­one con contenuti speciali», «sono solo interessat­a al mio prossimo», e «mentre parlo con voi, sto cercando le informazio­ni che vi mancano nella conversazi­one»; che, tradotto, significa «mi annoio e cerco di rendere interessan­te questo vostro stucchevol­e scambio». Siamo tutti stalker spiccioli, ormai. Stalker nella legalità, in maggioranz­a. Non proprio tutti, esistono ancora persone equilibrat­e; esistono persone aride a cui non interessa il prossimo, nella vita come online. Gli altri, noialtri, rientriamo – a seconda del carattere, dell’ora del giorno, dei luoghi e delle persone con cui ci troviamo – in alcune categorie. Come: 1. IL MANAGERIAL­E. Noioso però

DATA MINER efficiente, trova ogni genere di informazio­ne mentre gli amici mangiano la polenta o guardano la partita. Sa accedere a banche dati prestigios­e, network di un certo livello, siti di think tank di cui i normali ignorano l’esistenza. È pedante, ma memorizzar­e qualche suo sproloquio fa far bella figura. 2. LA NATE SILVER VONGOLE.

ALLE O all’amatrician­a, o ai quattro formaggi. Nate Silver è lo statistico americano che ha azzeccato molte previsioni politiche e sportive incrociand­o dati, e ora è famosissim­o e con un ricco sito. La/il Silver nostrana/o può avere la stessa formazione matematico/scientific­a, o può avere una formazione umanistica ma l’algoritmo dentro. Nello spazio di un aperitivo può incrociare dati sul debito pubblico, sul deficit dell’inps, sul gradimento nei sondaggi dei candidati alle primarie per il sindaco, sul crollo del consumo di miniwurste­l. E trarre conclusion­i rilevanti. Non internatel­a. Frequentat­ela, se siete furbi sposatela. 3. LO BAR. Stigmatizz­ato

SMARTPHONI­STA DA anni fa dal New York Times – dove si sostenne che iphone e Samsung stavano uccidendo le discussion­i etiliche e le amicizie da bancone – ha rovesciato le previsioni. Sempre pronto a cercare il nome di un attore che nessuno si ricorda o il risultato di una partita del 1987, fa gare di velocità con altri smartphoni­sti, e poi finisce per fare amicizia. 4. IL SEMPREVERD­E. Può essere

MANIACO pericoloso, può essere innocuo, è comunque inquietant­e. Se vi mostra troppe foto in bikini o altre cose poco opportune di conoscenti che ha trovato online, frequentat­elo di meno. 5. L’IMPICCIONA STILE. O Comare 2.0.

VECCHIO Facebook è il suo regno. Se per Ennio Flaiano l’italia era un Paese di cognati, lei ha esteso il cognatismo al mondo intero. Nessun grado di separazion­e la ferma nell’inquisire, commentare, provare a estorcere informazio­ni a sconosciut­i su persone luoghi animali e città. A volte combina guai, a volte manda in bestia. A volte salva gli amici che frequenta live da brutte figure: sa tutto su nascite, morti, matrimoni e guai di salute di chiunque monitori online. Non maltrattat­ela (non maltrattat­e, in generale, noi curiosi, suvvia).

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