Se non c’è il pallone...
DRESS CODE PER SENTIRSI PARTE DEI MONDIALI DI CALCIO: LA PELLETTERIA LOUIS VUITTON CON LICENZA UFFICIALE FIFA.
FACCIAMOCENE UNA RAGIONE: noi non ci saremo; gli Azzurri non andranno in Russia. Sul fattaccio della mancata qualificazione è già stato detto tutto (giusto per ricordarlo: era da 60 anni che non succedeva) ma ciò non toglie che milioni di persone seguiranno le partite. Trentadue squadre a calciare un pallone: il Telstar 18, reinterpretazione di quello prodotto da adidas per Messico 1970 (scherzo del destino: erano proprio i Mondiali delle famose semifinali Italia-germania Ovest 4-3) sul quale facevano la loro prima comparsa le geometrie nere per risaltare sugli schermi di una tv non a colori.
ED è PROPRIO LA PALLA UFFICIALE Fifa a ispirare la capsule collection di alcune borse iconiche di Louis Vuitton Ω la Keepall e lo zaino Apollo Ω oltre a una selezione di piccola pelletteria. Qui l’esagono è caratterizzato dal rilievo su tre livelli, così da far risaltare nello stesso tempo l’innovazione della lavorazione e l’artigianalità del trattamento. Tre le combinazioni di colori (nero, rosso e azzurro) fra cui scegliere ma sempre in pelle Épi, utilizzata dalla Maison già negli anni Venti (si narra che Georges Vuitton e il figlio Gaston-louis trovarono l’ispirazione per questa struttura in rilievo nei «campi di grano che ondeggiano sotto il sole»). Inoltre, LV ha realizzato dei
tag da valigia riprendendo le bandiere delle nazionali, comprese quelle che non partecipano. Il «fischio d’inizio» per le vendite, guarda caso, parte il 14 giugno (come la partita Russia-l’arabia Saudita). Un modo più «dolce» per accettare la sconfitta sul campo e godere dello spettacolo (delle altre squadre) con una certa, invidiabile, classe.