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Neymar: prove di dominatore

È il candidato più serio a prendere il posto di Messi e Ronaldo sul trono del calcio. Per questioni tecniche e anagrafich­e. A 26 anni Neymar ha già conquistat­o tutti i trofei, tranne la Coppa del Mondo: «Vado in Russia per vincerla» dice.

- di Giacomo Fasola

C’è CHI NASCE CAMPIONE e chi lo diventa. Neymar da Silva dos Santos Júnior, per tutti Neymar, rientra nella prima categoria. Era già un fenomeno da ragazzino, quando giocava a calcetto nel Gremetal. A 19 anni ha conquistat­o la Copa Libertador­es, la versione sudamerica­na della Champions League, con la maglia del Santos, cui il trofeo mancava dai tempi di Pelé. A Barcellona ha dimostrato di poter competere ai massimi livelli anche in Europa mentre il passaggio al Paris Saint German, per 222 milioni di euro, l’ha consacrato come il calciatore più costoso della storia.

La sua forza, negli ultimi anni, è stata quella di migliorars­i costanteme­nte: «Prima lo ritenevo solo uno tutto dribbling e finte. Ha mostrato un’evoluzione notevole» ha detto il c.t. del Brasile Tite. Ora Neymar è pronto a prendere il testimone di Leo Messi e Cristiano Ronaldo – non credetegli quando dice che non gli interessa diventare il numero uno – ma per farlo dovrà trascinare il suo Brasile fino alla conquista della sesta Coppa del Mondo, che ad appena 26 anni, dopo aver conquistat­o medaglie, campionati e coppe ovunque abbia giocato, è l’unico grande trofeo che ancora gli manca.

Neymar è un personaggi­o la cui popolarità va ben oltre i confini del pallone. È il secondo calciatore più seguito sui social network dopo CR7 (192,6 milioni di follower in totale) e in patria l’hanno già collocato sull’olimpo accanto a due grandissim­i sportivi del passato, Ayrton Senna e Ronaldo «il fenomeno». Merito, oltre che delle prestazion­i in campo, del suo stile di vita, che lui riassume in due parole: «Alegria e ousadia», in italiano allegria e audacia. Curioso che il calciatore le usi anche per spiegare la sua passione per gli orologi Gagà Milano, nata un po’ per caso quando, in trasferta a Tokyo, entrò in una boutique e ne comprò addirittur­a 16: «Gagà Milano combina eleganza, gioia e allegria» dice Neymar che nel frattempo è diventato testimonia­l del brand. A febbraio si è infortunat­o al piede destro e ora è pronto a rientrare in campo. È stato un periodo difficile? Molto frustrante. Farsi male è la cosa peggiore che può succedere a un calciatore, perché significa non poter fare quello che

«Non ho l’assillo di dover essere il migliore»

ami di più… In questi momenti è molto importante avere delle persone vicine. Grazie a Dio è passata. Lei è sempre circondato dalla sua famiglia e dal suo gruppo di amici, la Toiss (dal brasiliano «nóis», noi). La famiglia e gli amici sono fondamenta­li per tutti e non solo per chi gioca a calcio. È con loro che condivido le mie gioie, sono loro che mi aiutano quando sono in difficoltà. Ha veri amici anche nel mondo del calcio? Vado d’accordo con tutti. Sono così tanti gli amici che, se comincio a fare nomi, rischio di dimenticar­mi qualcuno…

Nella classifica dei migliori giocatori del mondo lei viene sempre messo dopo Cristiano Ronaldo e Lionel Messi: la disturba dover condivider­e il palcosceni­co con loro? No, anzi, è una fortuna! Aver giocato accanto a Messi per quattro stagioni, e aver sfidato Cristiano in più di un’occasione sono dei privilegi. Scendere in campo insieme a questi due geni è grandioso.

Cosa le manca per superarli e diventare il migliore in assoluto? Non è una cosa a cui penso molto, non ho l’assillo di dover essere il migliore. Mi alleno parecchio e cerco di migliorare tutti i giorni: tutto qui. Il 14 giugno, a Mosca, cominciano i Campionati mondiali. L’italia non ci sarà… Non me lo aspettavo! Avrei davvero voluto vedere gli Azzurri ai Mondiali. Il suo Brasile è stato sorteggiat­o nel girone E con Costa Rica, Serbia e Svizzera. Sarà una passeggiat­a? Tutte le squadre qualificat­e meritano il massimo rispetto perché si sono conquistat­e la partecipaz­ione con merito, grazie alla qualità del proprio calcio.

Quattro anni fa, in Brasile, la Germania vi eliminò in semifinale vincendo 7-1 e poi conquistò la Coppa. Lei era infortunat­o: parte per la Russia alla ricerca di una rivincita? Non esistono rivincite. Io e i miei compagni andiamo in Russia per vincere i Mondiali.

 ??  ?? NEYMAR 26 anni, attaccante Ha vestito per 83 volte la maglia della Seleção segnando 53 gol. Con la Nazionale olimpica, nel 2016, ha vinto l’oro alle Olimpiadi di Rio.
NEYMAR 26 anni, attaccante Ha vestito per 83 volte la maglia della Seleção segnando 53 gol. Con la Nazionale olimpica, nel 2016, ha vinto l’oro alle Olimpiadi di Rio.
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 ??  ?? Neymar in azione con la maglia del Paris Saint Germain. A sinistra, mentre abbraccia Cristiano Ronaldo.
Neymar in azione con la maglia del Paris Saint Germain. A sinistra, mentre abbraccia Cristiano Ronaldo.
 ??  ?? Sopra, uno scatto della campagna di Gagà Milano: il calciatore indossa il Manuale 48mm Chrono.
Sopra, uno scatto della campagna di Gagà Milano: il calciatore indossa il Manuale 48mm Chrono.

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