Dalí, Magritte, tartufo e barolo I
Scampagnata autunnale, con contorno di Surrealismo. Tra tajarin e musei l cortile della Maddalena ad Alba è invaso dal profumo delicato e forte del tartufo sin dal mattino presto. I compratori americani sono i più mattinieri in questo sabato d’autunno in
da vicino e da dentro sono accoglienti e lieti di sorprenderti. Oppure da quello di Serralunga d’alba col suo giardino di siepi che pare un salotto dal quale godere la vista delle Langhe con tutte le loro rughe e solchi. Da questo slanciato dongione, a piedi si può raggiungere camminando tra i filari la fattoria dei Rivetto per un wine tasting (chiedete anche di spalmarvi la marmellata della loro nocciola sul pane) o una pagaiata romantica nel laghetto dei cigni.
Oppure si può salire fino a Castiglione Falletto, un villaggio che sboccia anch’esso in una fortezza, anche se la sua icona architettonica contemporanea è il Cubo trasparente posizionato dall’azienda vinicola Ceretto sul Bricco Rocche. Un’altra scolta del territorio è il maestoso cedro del Libano che sta assiso dall’ottocento sui vigneti della proprietà Montezemolo: guardare il suo tronco saggio e i suoi rami abbraccianti rasserena l’anima. È un po’ la stessa sensazione che si prova facendosi coccolare nella spa del Boscareto Resort, stando a mollo nella sua piscina proiettata sull’oceano delle viti, assaggiando i piatti del giovane e già geniale chef Pasquale Laera che sposa i sapori pugliesi dolci a quelli robusti piemontesi al ristorante La Rei. I wine lover devono assolutamente scendere anche dentro la cantina della Batasiolo Vini,