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Sport - Se il pallone non basta più

Nel campionato Usa comandano le seconde squadre di N.Y. e di L.A. Musica, arte, moda: il calcio come «solo calcio» ormai non basta più L'esperienza inizia fuori dal campo e poi arriva dentro: l'opposto che in Europa

- Di Giuseppe De Bellis

ACCADE, dall’altra parte del mondo, che New York e Los Angeles siano prime nelle rispettive conference del campionato americano di calcio. Accade che siano prime con le loro due squadre più giovani, nate da poco: il New York City Fc e il Los Angeles Football Club. Non è una curiosità, ma lo sviluppo di un fenomeno preciso: quello di avere il calcio come estensione di qualcosa d’altro, ovvero di un approccio lifestyle. In modi diversi, il New York City Fc e il Los Angeles Fc sono due esperiment­i socio-economico-sportivi: la creazione di un brand prima che di una squadra di calcio. Entrambe le metropoli avevano già una squadra nella Major League Soccer (Mls) e le seconde sono nate per allargare l’orizzonte e usare il calcio come veicolo di comunicazi­one di un’idea. Il

New York Fc è la divisione americana della conglomera­ta City Football Group, ovvero l’estensione del modello Manchester

City: in Australia c’è il Melbourne City Fc, altrove partecipaz­ioni più o meno grandi (in Giappone con gli Yokohama F. Marinos, in Spagna con il Girona, in Cina con lo Sichuan Jiuniu). Il Los Angeles Fc è un progetto diverso, con un modello di azionariat­o fatto di star dello sport e del cinema, imprendito­ri immobiliar­i e della finanza.

La logica che li guida però è la stessa: costruire una cultura attorno al prodotto e integrarsi nello stile di vita della città e soprattutt­o delle generazion­i più giovani. E siccome le due città sono brand globali è evidente che l’obiettivo è «colpire» la stessa generazion­e su scala planetaria. Per avere un futuro in un mercato super competitiv­o, il calcio come «solo calcio» non basta: va creato un rapporto la musica, l’arte, la moda e quindi con l’identità di metropoli in cui tutto questo non solo esiste, ma fa parte dell’essenza stessa dei luoghi. L’esperienza parte fuori dal campo prima di arrivare dentro, al contrario di quanto accade con gli storici club europei che hanno lo stesso obiettivo ma fanno il percorso inverso. Essere primi in classifica è l’effetto, non più la causa. E serve a raggiunger­e lo scopo principale, che non è alzare una coppa.

DUE BRAND GLOBALI E UN SOLO SCOPO: FARE COLPO SUI MILLENNIAL­S USANDO IL CALCIO COME TRAMITE

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