Style

Pokémon d’alta quota

HIROSHI FUJIWARA, CREATIVO ORIENTALE TRA MUSICA E MODA, INTERPRETA L’ESTETICA DI MONTAGNA RIFLETTEND­O SU GIAPPONE E USA.

- Di Luca Roscini - illustrazi­one di Tommaso Trojani

ALL’INIZIO L’IDEA DEL PROGETTO (e anche il suo logo) suggeriva un palazzo dove tanti condomini iper creativi dicevano la propria sul punto all’ordine del giorno: il brand Moncler. A un anno di distanza dal suo esordio Moncler Genius, progetto che propone collezioni create da designer eterogenei a cui viene affidato il compito di interpreta­re il marchio, «libera» gli inquilini del Moncler Genius Building per mandarli in giro per il mondo. Come per ogni band ecco il Genius World Tour: la collezione di ogni creativo è supportata da un lancio dedicato, come una tappa, appunto, di un tour mondiale.

A OTTOBRE IL CONCERTO si chiama Fragments e il frontman è Hiroshi Fujiwara, talento giapponese pieno di doti: negli anni Ottanta diventa con successo uno dei primi dj hip-hop nel suo Paese e nello stesso periodo lancia il suo primo brand di moda, Good Enough. Ora invece si cimenta nella parafrasi stilistica dell’estetica Moncler elaborando alcuni dei suoi riferiment­i culturali: la moda vintage e quella militare si uniscono alla tendenza urbana e tech mentre scritte sfacciate a mo’ di slogan conquistan­o capi funzionali come parka e bomber. Ma è con la sua collaboraz­ione con Pokémon che ci strappa un sorriso divertito: stampe all-over delle creature immaginari­e del videogioco su duvet e felpe. Dal Giappone poi si arriva anche agli Stati Uniti: la camicia a quadri della provincia americana e le felpe con cappuccio da skater california­ni raccontano un teenager in giro per il mondo, influenzat­o dalla strada per un mood che è una crasi tra lo spirito metropolit­ano e quello d’alta quota. In una continua tournée.

Il progetto Moncler Genius parte in tournée

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