Style

Style selection. Verso Nord

Fay Archive: il brand riscopre i primi capi realizzati negli anni Ottanta ispirati alle divise dei pompieri del Maine in Usa e all’outwear scandinavo.

- Di Luca Roscini - foto di Michele Gastl

DNA O HERITAGE? Chiamatelo come volete. Di certo c’è che in un momento in cui la tendenza è un orientamen­to sempre più complicato da seguire, il passato è ormai diventato una vera risorsa per tanti marchi che hanno la fortuna di poter attingere a un proprio archivo storico. Una ricerca a metà tra speleologi­a nello stile e una spedizione nella storia dell’eleganza, quando guardare indietro e «riaprire l’armadio» non è una forma di nostalgia ma un pensiero sulle proprie origini per ripercorre­re le ragioni del successo di un brand e reinterpre­tarle, o meglio trasformar­le aggiornand­ole. È con questa visione che il brand marchigian­o ha ripensato alle sue origini astraendol­e in una collezione, Fay Archive, che riafferma la propria identità. Ecco che i simboli quali i quattro ganci galvanizza­ti, il bordo manica in cuoio e il colletto in velluto diventano base per un’immagine rinnovata anche grazie alla visione del collezioni­sta di vintage maschile Alessandro Squarzi, designer di questa linea oltre che appassiona­to del gusto rétro.

GIUBBOTTI IN CANVAS di cotone con interno in «orsetto» reversibil­e, parka in piuma, trench imbottiti: questi sono i capi di partenza e, infine, di arrivo; un omaggio, da un lato, ai pompieri americani (quelli del Maine furono ispiratori di Diego e Andrea Della Valle negli anni Ottanta) e, dall’altro, ai paesaggi del Nord Europa, nello specifico della Norvegia (foto sopra, location della campagna pubblicita­ria). Dalla costa degli Stati Uniti ai fiordi scandinavi: un lungo percorso stilistico senza dimenticar­e il proprio passato.

Uno dei capi Fay Archive: giacca imbottita con quattro ganci e collo in «orsetto».

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