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LE TAPPE DELL’ODISSEA

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Per scoprire l’Himalaya in moto si può partire da Delhi: per arrivare qui dall’Italia ci sono voli diretti da Roma o con scalo da Milano, con prezzi da circa

500 euro. Da lì si affitta un’auto con conducente fino a Chandighar, la capitale del Punjab, progettata negli anni Cinquanta da Le Corbusier. Dopo aver dormito nell’hotel Mountain View (tel. 0091 1724671111, doppia a 60 euro) si noleggia la due ruote che sarà la fedele compagna nel viaggio verso il tetto dl mondo: da Royal Brothers si può trovare una Royal Enfield Himalayan a 15 euro al giorno (royalbroth­ers. com). Per la prima notte si può scegliere Manali, che dista 306 chilometri da Chandigarh e offre tanti alberghi: uno dei migliori è l’Highland

(tel. 0091 1902252577, doppia da 50 euro). Percorsi i tortuosiss­imi 116 chilometri per Keylong, che sembrano pochi ma richiedono almeno sei/sette ore di viaggio, si può pernottare all’hotel Dekyd (hoteldekyd.com, doppia da 40 euro). Ancora più breve, ma ancora più ripido e impervio, è il tragitto di 105 chilometri che porta fino a Sarchu, dove ci si può riposare nel campo tendato Planet Himalaya (30 euro per una notte in tenda): si trova a 4.300 metri di altitudine e in giro, in pratica, non c’è nient’altro. Il vantaggio è l’assenza pressoché totale di inquinamen­to luminoso: il cielo notturno, da solo, vale la fatica del viaggio. Per arrivare a Leh si scavalca il secondo passo più alto del pianeta, il Taglangla (5.328 metri). Si tratta di una cittadina piena di negozi, ristoranti e attività, e un buon indirizzo è il boutique hotel Royal Palace

(tel. 0091 1982255740, doppia da 80 euro). Il percorso della

Himalyan Odyssey, una volta arrivati a Leh, tornerebbe lungo un’altra strada a Chandigarh, per un totale di 2.126 chilometri, ma c’è anche un piccolo aeroporto con voli locali per fare ritorno a Delhi.

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