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A suon di ritratti

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(Maaseik 1390-Bruges 1441), figlio di una famiglia di pittori della regione del Maasland, vicino a Liegi. Nulla si sa della sua formazione ma nel 1422 compare fra i pittori di corte del conte di Bavaria, Jan Straubing. Entra poi al servizio del duca di Borgogna come valletto di stanza, cioè segretario personale. Per lui dipinge e compie delicate missioni diplomatic­he. Nel 1426 accetta di terminare il Polittico dell’agnello mistico (l’Altare di Gent); l’opera, iniziata dal fratello Hubert, richiede sei anni di lavoro e avrà un impatto immenso sulla cultura artistica fiamminga. Firma il celeberrim­o The Arnolfini portrait, una pratica rarissima all’epoca che dimostra quanta coscienza l’artista avesse di sé e della sua grandezza.

(Pittsburgh 1928-New York 1987) è stato uno degli artisti più influenti e amati del XX secolo. Dopo aver lavorato come illustrato­re commercial­e entra nel giro del gallerista Leo Castelli ed è fra i fondatori della Pop art. Le immagini lucide, fredde e artificios­e, che rappresent­ano prodotti di consumo, divi e cronaca, s’impongono come icone della cultura di massa e della nuova America. Oltre a opere d’arte, realizza film, pubblicità, fa il produttore e il talent scout; fonda la Factory (dove nascono Lou Reed, Francesco Clemente e Keith Haring) e la rivista Interview .La sua ultima opera è Last Supper.

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