Un Palladio diverso
Sulla sponda orientale del lago di Garda, tra terme, ottima cucina e ville storiche.
C ’è un borgo fortificato, dominato dal Castrum scaligero, che ondulante scende fino ad affacciarsi sul lago e qui, nelle sere d’estate, i tramonti sono un bizzarro trionfo della luce dell’est. Siamo a Lazise, sponda orientale del lago di Garda, più accessibile della vicina Sirmione e più dolce di Riva, presidio settentrionale di questa zona tra Lombardia e Veneto, luminosa e mite. Perché Lazise? Perché ci sono le terme, perché si mangia un ottimo risotto mantecato al pesce di lago, perché fa riscoprire una serie di ville d'epoca nei dintorni del Veronese, alternative alle case palladiane del vicentino. Innanzitutto, a Colà di Lazise c'è il parco termale di Villa dei Cedri: vasche tiepide e cascatelle sotto alberi secolari. Il marmo della vicina Botticino lo vedrete ovunque, nei pavimenti nelle chiese o nelle belle case con giardino vista lago.
Pochi chilometri e si arriva a Sant'ambrogio in Valpolicella: vitigni dappertutto e, seminascosta nel verde, Villa Serego Alighieri, di proprietà dei conti Serego Alighieri, discendenti diretti del sommo poeta. Si può visitare dietro appuntamento o ci si può soggiornare. Alle porte di Verona, a Grezzana, si raggiunge un’altra villa: la duecentesca Arvedi, oggi di proprietà dell'omonima famiglia di imprenditori. Barocco dappertutto e due meravigliose stanze affrescate. Alcune quadrature degli affreschi sono del famoso scenografo Antonio da Bibiena. Ai piedi del Monte Baldo c'è Caprino Veronese, con la villa Carlotti, antica casa rurale del Quattrocento, oggi sede di un museo civico. Sulle pendici orientali della collina di Castelrotto, a San Pietro in Cariano, ecco Villa Giona, altro esemplare del Quattrocento, aria sobria, rurale. Vicino, c'è Villa Serego, questa sì palladiana, patrimonio dell'umanità Unesco. Colonne ioniche in pietra calcarea e un grande giardino. Infine, vale la pena una visita al museo di Castelvecchio. Non solo per la collezione di dipinti ma anche per l'architettura di Carlo Scarpa: un castello medievale dall'aria familiare.