ALLA FIERA DEL WEST
Non solo Dallas Art Fair: anche a Houston e Austin la scena creativa texana è in fermento.
MENTRE SEDEVO in attesa di far firmare a Juergen Teller la mia copia del suo libro Eating at Hotel Il Pellicano durante la Dallas Art Fair, stavo riflettendo sull’eleganza degli ambienti del Forty Five Ten, il grande magazzino da poco rinnovato. Nato dal genio creativo di Brian Bolke e finanziato da Tim Headington, collezionista e filantropo del luogo, la galleria ha messo in mostra una serie di opere di Teller, così come fotografie di Catherine Opie e una scultura al neon di Tracey Emin. Questa creatività è una pietra miliare della scena culturale e del promettente e dinamico panorama artistico texano.
A Dallas c’è una combinazione unica di generosi mecenati che aprono le loro collezioni mozzafiato al pubblico, istituti contemporanei all’avanguardia e musei enciclopedici. Il Dallas Contemporary, situato nel Design district, è un museo non convenzionale che presen- ta nuovi e stimolanti progetti di artisti locali, nazionali e internazionali, come il portoricano Angel Otero di cui proporrà una personale nel 2018. Il Dallas Museum of Art, situato nel cuore della città, è uno dei più grandi musei d’arte del Paese. Di fronte si trova il Nasher Sculpture Center, progettato da Renzo Piano con gallerie interne ed esterne, che ospita le sculture contemporanee e moderne della collezione di Patsy e Raymond Nasher. Inoltre a Fort Worth, a solo un’ora d’auto, si trovano il Museo d’arte moderna e il Kimbell Art Museum.
Probabilmente la più nota fondazione privata di Dallas è The Warehouse, un’area espositiva di quasi 1.700 metri quadrati creata dalle coppie di collezionisti Howard e Cindy Rachofsky e Amy e il defunto Vernon Faulconer. Le due coppie hanno aperto questo spazio per rendere le loro collezioni disponibili a curatori, ricercatori, critici e studenti, nonché per favorire il confronto e gli scambi sull’arte moderna e contemporanea
del dopoguerra. Un altro spazio straordinario è la Pump house, un’ex stazione di pompaggio dell’acqua degli anni Venti che la collezionista Deedie Rose ha convertito in un luogo in cui esporre la sua vasta collezione. The Power station, fondata da Janelle e Alden Pinnell, è un’iniziativa no profit che mette a disposizione uno spazio per ambiziosi progetti d’arte contemporanea; il Garden pavilion è un’incredibile collezione d’arte moderna e contemporanea situata in una guest house nella proprietà di Marguerite Hoffman. La Karpidas family collection, nel Design district, comprende opere di David Salle, Tracey Emin e Richard Prince. La Goss-michael foundation si concentra quasi esclusivamente sull’arte contemporanea inglese e ha appena organizzato una mostra sull’opera di Billy Childish.
SE DALLAS si è da poco trasformata in un polo artistico, l’altrettanto impressionante arte-centrica città di Houston è invece famosa per la sua storia. La Menil collection si trova su una proprietà di 12 ettari interamente dedicata all’arte. Fino al 6 agosto ospita la mostra Between land and sea: artists of the coenties slip, che raccoglie alcuni esemplari dei primi lavori di artisti come Robert Indiana, Ellsworth Kelly e Agnes Martin. Nel Museum district della città sorge invece il Museum of fine arts, un dinamico complesso culturale che recentemente ha allestito una fantastica mostra sulla videoart di Wangechi Mutu, artista keniana newyorkese d’adozione. Il Moody center for the arts della Rice University è stato da poco aperto nella speranza di incoraggiare un approccio interdisciplinare all’arte attraverso il coinvolgimento di vari dipartimenti dell’università.
Spostandosi verso la regione dell’hill country, anche Austin può vantare una fervida scena artistica. The Contemporary Austin ambisce a far conoscere l’intera gamma dell’arte contemporanea attraverso mostre, commissioni, progetti educativi e la collezione stessa. L’artista Anya Gallaccio è stata recentemente incaricata della creazione di una monumentale opera d’arte site specific per il Betty and Edward Marcus sculpture park sulle rive del lago. Il Blanton museum of art possiede un’ampia collezione che spazia dall’arte contemporanea a quella antica. Teresita Fernández ne ha trasformato l’ingresso con Stacked waters, installazione permanente che accoglie i visitatori con una profusione di colori e illusioni ottiche. Le sue opere fanno parte anche di Artpace a San Antonio, museo piattaforma della Linda Pace foundation che incoraggia la sperimentazione e la crescita, con mostre, progetti speciali e programmi di residenza per artisti da tutto il mondo.
L’ampia offerta culturale del Texas è davvero imperdibile. Tornerò anche il prossimo anno alla Dallas Art Fair e già pregusto le novità che mi attenderanno.