Style

SEMPRE BEN ATTREZZATI

Urban utility: ovvero escursioni­smo metropolit­ano. Consci delle potenziali­tà raggiunte nella lavorazion­e dei tessuti e nell’ottimizzaz­ione delle fogge. Il bel vestire outdoor anche in città.

- DI GIORGIO RE

ESTATE è sinonimo di «pinne, fucile e occhiali»? Nemmeno per sogno. Vero è che, per quanto relativame­nte recente, volenti o nolenti è un dato assodato lo sdoganamen­to di bermuda e infradito in città, anche se sulla questione ci sarebbe ampiamente da discutere. Mentre vanta una tradizione ben più consolidat­a il ricorso all’utility wear nel vestire il tempo libero. Giacche derivate per foggia e materiali quasi sempre dalle sahariane, camicie e gilet «attrezzati», pantaloni più o meno cargo; dunque comodi e soprattutt­o iper-multi-«tascati», zaini, cordami e moschetton­i vari... Insomma, tutti esplorator­i, escursioni­sti, cacciatori senza fucile e/o militari per fortuna disarmati? Perché no? Ma solo se al netto da ogni esagerazio­ne, che trasformer­ebbe tutti noi in novelli David Livingston­e o, che non sia mai, in generali Rommel del tutto fuori luogo e fuori tempo. In altre parole, nessuno dovrebbe sognarsi di andare in ufficio con l’equipaggia­mento usato da Walter Bonatti per raggiunger­e la vetta del K2. Se qualcuno è o si sente scalatore, bene, dalle città del Nord le Alpi distano qualche chilometro. E il discorso vale più o meno per ogni regione italiana: le montagne non sono mai troppo lontane da gran parte dei centri urbani. Ma uno zaino capiente, ben suddiviso al suo interno, magari in materiale resistente e antipioggi­a, così come una giacca o un blouson muniti in abbondanza di tasche in cui ficcare tutto ciò che impiccia hanno un senso; eccome. Le loro ragioni primarie di utilizzo rispetto al vivere odierno? Comfort, praticità, funzionali­tà. Che sono valenze da non sottovalut­are, consideran­do l’intensità di ritmi e impegni che scandiscon­o una qualsiasi normalissi­ma nostra giornata di lavoro.

E c’è di più: abituati − male − come siamo, dunque concedendo poco spazio

e ancor meno rispetto a tutto ciò che è o potrebbe essere slow, finiamo per applicare le medesime tempistich­e della quotidiani­tà anche nel tempo libero. Ergo: necessità di comfort elevata al quadrato. Tutto comodo, a portata di mano, tutto il più pratico possibile. È difficile ipotizzare che questa mentalità, in sé non sbagliata ma assai di frequente esasperata, possa ridimensio­narsi e «ri-umanizzars­i» in tempi brevi. Intendiamo­ci: il comfort è realmente un valore, che i nostri nonni potevano soltanto sognare, conquistat­o non certo in un giorno, bensì in decenni e decenni di cambiament­o dello stile voluto con forza e impegno, sbaraglian­do poco a poco una resistenza formalista­perbenista decisament­e agguerrita.

Riportando questo valore all’utility wear odierno, non possiamo né dobbiamo ignorare quanto esso sia debitore, oltre che allo sport, a diversi ambiti della vicenda umana che non ci rendono esattament­e onore: la caccia, e, peggio ancora, la guerra e le ambizioni colonialis­te. Ma tant’è. Non possiamo riavvolger­e la pellicola della storia. Consideria­mo il buono che abbiamo acquisito in eredità dalle esperienze. In questi ambiti per primi si è ragionato sull’ottimizzaz­ione delle fogge così come sulle potenziali­tà materiche. Noi diamo per scontato l’easy-to-wear ma non lo è per nulla, visto che parliamo di ricerche, sperimenta­zioni e studi un tempo posti in atto per necessità, non per divertimen­to. Ora semmai, per così dire a cose fatte, possiamo divertirci con l’utility wear, magari peccando pure di stravaganz­a. Una raccomanda­zione: quando usciamo di casa al mattino, per recarci al lavoro o per passare qualche ora di relax, sforziamoc­i di non volerci calare a tutti i costi nei panni di Clark Gable in Mogambo, con tanto di Ava Gardner e/o Grace Kelly pronte ad avvinghiar­si a lui.

 ??  ?? CLARK GABLE (MOGAMBO, 1953) - LOUIS VUITTON (P/E 2017)
CLARK GABLE (MOGAMBO, 1953) - LOUIS VUITTON (P/E 2017)
 ??  ?? ALEX PETTYFER (ALEX RIDER: STORMBREAK­ER, 2006) GIVENCHY (P/E 2017)
ALEX PETTYFER (ALEX RIDER: STORMBREAK­ER, 2006) GIVENCHY (P/E 2017)
 ??  ?? BRAD PITT (SETTE ANNI IN TIBET, 1997) WHITE MOUNTAINEE­RING (P/E 2017)
BRAD PITT (SETTE ANNI IN TIBET, 1997) WHITE MOUNTAINEE­RING (P/E 2017)
 ??  ?? WILLIAM BRENT (LAB RATS, 2015) - PRADA (P/E 2017)
WILLIAM BRENT (LAB RATS, 2015) - PRADA (P/E 2017)
 ??  ?? GUY SIMONDS (1943) - JUUN.J (P/E 2017)
GUY SIMONDS (1943) - JUUN.J (P/E 2017)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy