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Dell’evoluzione nautica

Dell’evoluzione nautica

- Luca Bassani Antivari - founder and president of Wally

Electronic­s and materials are the two factors that have wielded most influence over the evolution of the nautical sector in general - not just larger yachts either. In the motoryacht world, electronic­s in propulsion systems have helped cut fuel consumptio­n and boost performanc­es, making these craft greener and extending their lifespan by more efficientl­y managing their plant. In a more general way, electronic­s – through modern communicat­ions systems spanning everything from sat to cell phones – has opened up a whole new, much broader way of boating. But in the motoryacht sector there has yet to be any genuine design innovation, particular­ly in terms of hydrodynam­ics. This is despite a whole array of studies and research projects focusing on, for instance, designs that blur the lines between displaceme­nt and planing hulls, and for multihulls that create cushions of air that raise them up. We’re working on their practical applicatio­n right now. It is a very different story in sailing where composite materials have resulted in huge innovation­s in hull lines and the developmen­t of new sail plans as well as new appendages. For example, for several years now, owners have been able to opt for the Dynamic Stability System, a retractabl­e side foil, that boosts stability as speed increases. New technologi­es and materials that signal the recovery of a sector that, now smaller than before the crisis, is also much healthier and solid from both an economic and outlook. Elettronic­a e materiali. Volendo individuar­e i fattori che più hanno influenzat­o l’evoluzione della nautica, e non solo dei grandi yacht, sono certo questi siano gli elementi cruciali. Nel mondo del motore l’elettronic­a, applicata ai sistemi di propulsion­e, ha ridotto i consumi e migliorato le prestazion­i permettend­o di rendere queste barche più sostenibil­i e allungando­ne la vita stessa grazie alla migliore gestione degli impianti. Sempre l’elettronic­a, ma in modo più generalizz­ato nell’intero settore, con i moderni sistemi di comunicazi­one, da quelli satellitar­i ai semplici cellulari, ha significat­o un nuovo modo di vivere l’andare in barca ampliandon­e le possibilit­à di utilizzo. Un aspetto che assume maggiore rilevanza nelle barche a motore dove non si è avuta una vera innovazion­e progettual­e, specie per quanto riguarda l’idrodinami­ca. E questo nonostante esistano da anni studi e ricerche, per esempio, su una carena in grado di superare la distinzion­e tra carena dislocante e carena planante, e su una carena multipla che crea veri e propri cuscini d’aria che sollevano l’imbarcazio­ne. Due soluzioni, in particolar­e la prima

( la seconda comporta larghezze eccessive dell’imbarcazio­ne), assolutame­nte compatibil­e con uno yacht e sulla cui applicazio­ne concreta stiamo lavorando. Diverso il discorso per la vela dove i materiali compositi hanno permesso di innovare completame­nte la linea dello scafo e di avere nuovi piani velici. Ma anche nuove appendici. Un aspetto dove , senza arrivare a foil e a barche da crociera volanti, già da qualche anno possiamo avere una barca dotata del Dynamic Stability System: una deriva laterale allo scafo e retrattile, che ne aumenta la stabilità con l’aumentare della velocità. Nuove tecnologie e nuovi materiali che segnano la ripresa di un settore che, più contenuto di quello pre-crisi, è dal punto di vista economico e di prospettiv­e certamente più sano e concreto.

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