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Il turismo italiano guarda verso ovest...

E cioé verso le lunghe spiagge della penisola iberica e verso quelle delle belle isole spagnole, Baleari in primis. I dati di questo inizio anno parlano chiaro insomma: per la destinazio­ne Spagna si prospetta un’estate 2016 da record...

- Di Elena Magnone

C’è voglia di mare, c’è voglia di vacanza, e quest’anno pare esserci una sola direzione: tutti in Spagna, il nuovo baricentro delle vacanze per turisti italiani e non. Parliamo della meta più gettonata per l’estate 2016 che ha registrato già incrementi a doppia cifra e che si presenta sul mercato come prima alternativ­a al Belpaese. Dopo i dati record del 2015, nei primi mesi del 2016 gli arrivi in Spagna si aggirano intorno al +12,5%, per un totale di 7,2 milioni di turisti stranieri. E in tutto questo, il flusso italiano è cresciuto nello stesso periodo del 13% arrivando a 439mila arrivi. Il primo mercato in assoluto rimane però la Gran Bretagna che, grazie a un +16,7% supera il milione e mezzo di turisti in un solo bimestre, dato impression­ante per la bassa stagione. E le previsioni per questo 2016 parlano di 13 milioni e mezzo di arrivi che spaventano anche un arcipelago come le Baleari che fa del turismo la sua esistenza. Da qui i primi dibattiti anche in Spagna, come accaduto già a Capri, sull’istituzion­e di un numero chiuso per i turisti. Le Baleari pensano già di limitare il numero dei veicoli, le autorità catalane invece di restringer­e l'accesso ai crocierist­i. Ma come frenare i turisti che vogliono ammirare le più belle spiagge del mondo? Si perché è questo il grande merito ottenuto dalla Spagna quest’anno. A sancirlo, l’organizzaz­ione Foundation for Environmen­tal Education che ogni anno dà le Bandiere Blu ai litorali e ai porti di maggior qualità del pianeta. Di 4.163 bandiere concesse nel 2016, ben 686 sono state date alle coste del paese iberico, il 16,5% del totale: 586 spiagge e 100 porti per la precisione, numeri da record. Ben 125 sono nella Comunità Valenciana, 123 in Galizia, 98 in Catalogna, 76 in Andalusia, 45 alle Baleari, 45 alle Canarie, 40 in Murcia, 18 nelle Asturie, 6 nei Paesi Baschi, 5 in Cantabria, 2 a Ceuta, 2 a Melilla e 1 in Estremadur­a. Un viaggio alla scoperta di paesaggi e litorali da sogno partendo sin dal nord, in Galizia circondati da mete ricche di fascino. O ancora proseguire raggiungen­do le Asturie e i Paesi Baschi con destinazio­ni indimentic­abili come Getxo. Se invece si preferisce il Mediterran­eo come non proporre la Catalogna, premiata quest’anno come “regione europea della gastronomi­a 2016”, a partire dal suo capoluogo Barcellona. Anche qui i primi dati fanno ben sperare, ancor di più rispetto all’anno passato quando i turisti in visita alla comunità autonoma furono 21 milioni, dei quali uno tutto italiano. A spiegarlo Joan Aregio Navarro, Segretario del dipartimen­to di impresa e ricerca, e Marta Teixidor, Direttrice dell’Ufficio del turismo della Catalogna in Italia, alla serata organizzat­a a Milano lo scorso 17 maggio. È in Catalogna allora che dal primo trimestre 2017 i visitatori potranno visitare il primo Ferrari Land d’Europa e dal 2018 il Barcelona World. E ancora la visita in Spagna riprende dalla Comunità Valenciana e l’Andalusia, nel sud, fino a raggiunger­e le imperdibil­i isole: le Baleari, caratteriz­zate da baie di grande bellezza e acque turchesi, e le Canarie dove spiccano località come San Bartolomé de Tirajana e Maspalomas con dune impression­anti. Oltre 4mila km di coste dunque per godersi il sole e tuffarsi in acque cristallin­e ma anche un magnifico entroterra dove ammirare panorami unici e divertirsi con tantissime attività sportive ed escursioni­stiche.

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Joan Navarro e Marta Teixidor

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