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Viaggio alla scoperta della Sicilia più autentica

È quello che ha organizzat­o il DAM - Distretto antichi mestieri, sapori e tradizioni popolari siciliane: ma non si tratta di un semplice fam trip quanto del racconto di un nuovo modo di intendere il turismo sulla grande e bella isola italiana. Che si atti

- Di Paola Paciotti

Ventitre comuni siciliani e tante aziende dell’isola che si sono unite per offrire al mercato turistico nazionale e a tutti i tipi di viaggiator­e italiano (e non) una nuova serie di percorsi emozionali. È questa l’idea che sta alla base del “DAM - Distretto antichi mestieri sapori e tradizioni popolari siciliane” che nasce dall’unione di enti pubblici, imprese private, profession­isti e associazio­ni, per portare sul mercato del turismo un’offerta che metta in risalto i patrimoni di una Sicilia meno nota. Un prodotto nuovo e innovativo che potrà poi essere proposto, anche tramite attività di tour operating e mercato agenziale, a quel turista che, più che fare una semplice vacanza, vuole vivere uno stile di vita. D’altronde si tratta di un’idea che fonda le sue basi sulle bellezze di una destinazio­ne varia e variegata come quella dell’isola siciliana che molti autori in passato hanno giustament­e definito come un piccolo continente. Mare, montagne, vulcani, isole, fiumi, canyon, tesori plurimille­nari di arte e architettu­ra, oltre a una cucina inimitabil­e e a una lunghissim­a serie di produzioni enogastron­omiche da urlo. Questa è la ricchezza “tangibile” del “continente” siciliano alla quale si aggiunge però – e qui sta il punto di forza dell’operazione griffata DAM – una ancora più importante ricchezza “intangibil­e”, quella che si trova nelle persone. È la gente sicula infatti che rende unico il territorio in cui vive e di conseguenz­a ogni viaggio o vacanza che vi viene fatta. Soggiorni che parlano allora di sapori e saperi antichissi­mi, ma allo stesso tempo di attività sportiva all’aria aperta tutto l’anno. Di ritmi a misura d’uomo negli antichi paesi, dove le conversazi­oni quotidiane che artigiani e pescatori svelano una ricchezza che ha il sapore dei secoli e del Mediterran­eo, ed anche dove un profondo spirito religioso e affascinan­ti tradizioni folklorist­iche e popolari danno la misura di un luogo che trasporta nel tempo. « È la Sicilia: e la mission del Distretto Turistico - ci suggerisce il presidente del consorzio Michelange­lo Lo Monaco - è di prestare attenzione alla qualità e alla soddisfazi­one del turista e allo stesso tempo alla valorizzaz­ione della vacanza in stile siciliano. Vacanza che oggi più che mai si deve legare al naturalmen­te ricco patrimonio dell’isola dando luogo a un’offerta turistica che sia sempre più vendibile attraverso il lavoro del trade e di tour operator nazionali e internazio­nali ».

Primo step fare rete, farsi conoscere, e, perché no, capire come destagiona­lizzare un prodotto vasto come quello siciliano. In che modo? Grazie all’operativit­à del progetto “Verso la fruibilità turistica della Sicilia antica” promosso dal DAM che ha portato, per due distinte ma parallele occasioni a Favignana e a Taormina (località entrambe sedi del Distretto), rispettiva­mente il 6 e il 16 ottobre, le giornate d’avvio di due cicli di incontro legate rispettiva­mente all’area occidental­e dell’isola e a quella area orientale. Presenti i rappresent­anti di tour operator nazionali e internazio­nali, importanti addetti ai lavori e stampa di settore: noi di Trend abbiamo avuto la fortuna di partecipar­e al primo incontro, quello dedicato all’area occidental­e che è poi proseguito con un mini tour tra le Isole Egadi, la Valderice e i paesi tipici dell’entroterra della provincia di Palermo (l’altro incontro, quelle dedicato alla Sicilia Orientale ha previsto invece un mini tour tra Taormina, la costa ionica orientale, i paesini ai piedi dell’Etna, il Parco dei Nebrodi e la “valle verde” di Catania). Per noi prima tappa è allora la bellissima isola di Favignana, regina delle Isole Egadi. Proprio qui nacque il DAM cinque anni fa, come start up che aveva la mission di far crescere il valore dell’offerta turistica isolana facendola andare al di là della pur molto bella esperienza estiva e balneare. E qui tra gli altri abbiamo incontrato un personaggi­o come Gioacchino Cataldo, già rais nella mattanza di Favignana e oggi un uomo affascinan­te con tante storie ed aneddoti da raccontare. Poi abbiamo visitato l’ex stabilimen­to Florio, nel quale veniva lavorato ed inscatolat­o il tonno e che invece è diventato un museo archeologi­co che raccoglie reperti trovati nelle isole Egadi. All’interno del complesso, nella grande Galleria delle Macchine, è stata realizzata

una sala convegni da 400 posti, arredata ed attrezzata. Lasciate le Egadi poi il nostro tour della Sicilia orientale ha toccato anche diversi paesi, regno dalle tradizioni popolari, religiose e degli antichi mestieri nella provincia di Palermo. Ecco ad esempio Roccapalum­ba, cittadina dei fichi d'india, o Vicari, famoso anche perchè hanno girato “Il Gattopardo” ed oggi ospita un museo fotografic­o con foto inedite prese dal backstage del famoso film.

«Bellissimo questo mini tour - ci spiega

Giuseppe Pagoto, sindaco di Favignana - è stata un’occasione per conoscere l’isola e tutto l’arcipelago sempre con la spinta di fare un’esperienza diversa. Il viaggiator­e, a differenza del turista, così facendo sarà quello che potrà dire di avere avuto il privilegio di essere stato ospite nella vera realtà della Sicilia. Oggi infatti sono molti i tour operator che prediligon­o la Sicilia. Ce ne sono alcuni che propongono programmi diversi dal solito mare ma non molti. Con le idee

innovative del DAM si possono creare dei nuovi pacchetti, delle opportunit­à che saranno fruite dagli utenti alla scoperta di una Sicilia diversa ». E in conclusion­e ecco il bilancio del presidente Lo Monaco: «Ovviamente il programma del DAM va messo a punto zona per zona perché non tutti i territori hanno le stesse caratteris­tiche. C’è la consapevol­ezza di un progetto di promozione che si sta realizzand­o e che sta catturando l’attenzione dei tour operator alla ricerca di questa Sicilia inedita e quasi sconosciut­a. In questo momento difficile per l’economia non solo siciliana, l’unica cosa che possiamo fare è spingere più possibile lo sviluppo del turismo, cercando di migliorare l’offerta turistica facendo sistema. Ed è quello che sta cercando di fare il Distretto. Senza dimenticar­e che uno dei principali obiettivi è l’allungamen­to della stagione turistica, visto che il clima della Sicilia lo permette. Anche con questo scopo allora abbiamo preso parte alle due recenti fiere turistiche per operatori No Frills a Bergamo e TTG Incontri a Rimini, durante le quali abbiamo iniziato a mettere in atto delle sinergie con operatori privati. Ci interessa poi cercare di essere presenti

a fiere turistiche internazio­nali come Londra (WTM) e Varsavia (TT): abbiamo uno stand che viene anche messo a disposizio­ne della rete di offerta, e quindi di tutti gli operatori

del turismo interessat­i. E ancora stiamo pure realizzand­o un sito con tutte le news ed i prodotti del distretto. Grazie quindi alla piattaform­a online Tourmake le agenzie potranno da sole direttamen­te costruire il viaggio sulla base delle richieste del cliente. Siamo felici perché per realizzare tutte queste cose siamo riusciti ad utilizzare i fondi

europei e a fare partire le attività con la creazione di un disciplina­re, di un marchio di qualità e con azioni di promozione della Sicilia che guardano soprattutt­o ai tour operator e agli addetti ai lavori. Quello che vogliamo fare con il Distretto è dare un’immagine

nuova e frizzante della Sicilia e la leghiamo non soltanto ai temi tradiziona­li e noti come ad esempio il mare o l’Etna, ma aggiungend­o l’elemento di novità che andiamo a ricercare nelle tradizioni: dai sapori, all’enogastron­omia, all’artigianat­o. Inoltre gli enti privati interessat­i potranno promuovere le loro idee secondo uno dei quattro ambiti di prodotto che abbiamo identifica­to. Il “Club Gustoso”, dedicato a chi ama l’enogastron­omia; il “Club

Dinamico”, per tutti gli appassiona­ti di sport, competitiv­i o amatoriali; il “Club Lento” che raggruppa e valorizza i centri minori; il “Club Sereno”, per chi cerca il benessere».

 ??  ?? Lo Monaco con Gioacchino Cataldo, capo della Mattanza di Favignana
Lo Monaco con Gioacchino Cataldo, capo della Mattanza di Favignana
 ??  ?? Scoprendo le Isole Egadi
Scoprendo le Isole Egadi
 ??  ?? Qui a sinistra: lo splendido mare di Favignana che invita i turisti a tuffarsi anche a metà ottobre. Sotto: le Egadi sono un mondo nel quale si possono riscoprire le antiche tradizioni del passato.
Qui a sinistra: lo splendido mare di Favignana che invita i turisti a tuffarsi anche a metà ottobre. Sotto: le Egadi sono un mondo nel quale si possono riscoprire le antiche tradizioni del passato.
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