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Secondo i numeri più recenti e le opinioni degli analisti più esperti del settore - dall’IBAR all’ENAC, passando per Assaeroporti - il 2018 non solo è già un anno di grande sviluppo per l’aviation italiano, ma si chiuderà ancora più in positivo. Un bel su
Italiani, popolo di... passeggeri: secondo i dati di IBAR ed ENAC infatti nel 2018 cresce ancora il numero dei viaggiatori italiani che viaggia in aereo
Il 2018 ha preso il volo. È quello che raccontano almeno i dati degli esperti del settore: e chi siamo noi per non fidarci? Oltretutto il settore aereo italiano arriva da anni di ottimi risultati e di buona crescita nel numero di passeggeri. Come conferma in primo luogo il Rapporto IBAR (Italian Board Airline Representatives) che ha analizzato le transazioni effettuate dalle agenzie di viaggio italiane affiliate alla IATA durante il primo quadrimestre dell’anno in corso. I numeri confermano appieno le tendenze già riscontrate nel 2017: in un quadro complessivamente molto positivo per le mete intercontinentali, è sempre più forte la crescita delle mete asiatiche e, contemporaneamente, anche America ed Africa registrano saldi positivi. Il rapporto soprattutto poi conferma i buoni dati riscontrati negli scali italiani: nei primi quattro mesi dell’anno infatti i passeggeri in transito negli aeroporti sono aumentati complessivamente del 6,4%. Inoltre, i volumi del traffico intercontinentale, che pesa per circa un terzo del dato complessivo per il numero di biglietti ma vale oltre il 63% in termini di fatturato, registrano nel periodo una crescita pari al 2,4%. Più nel dettaglio l’ultimo rapporto IBAR racconta bene come continua la brillante performance dell’Asia che ha messo a segno un incremento dell’ 8,5%. La Cina rimane in testa per distacco alla classifica in termini di volumi assoluti: tra i biglietti acquistati in Italia per le direttrici Asiatiche, uno su sei riguarda appunto questa destinazione. Analizzando poi i dati relativi a Europa (-6,4%) e Italia (-0,8%) si vedono confermate, questo caso però in negativo le tendenze già rilevate nei precedenti rapporti: si assiste a un costante aumento della quota di mercato presidiata dalle compagnie low cost insieme a un cambiamento delle abitudini di acquisto per gli itinerari di breve-medio raggio per i quali anche la clientela italiana sembra avvalersi con sempre maggiore confidenza della distribuzione online. È infatti bene ricordare a questo punto che il rapporto IBAR, offre una fotografia mai pubblicata con questo grado di dettaglio che si basa sull’analisi di un database di circa 14,3 milioni di biglietti aerei (di cui circa 4,5 milioni per viaggi intercontinentali) emessi annualmente in Italia, per un valore complessivo leggermente superiore ai 3,5 miliardi di euro. Non sono inclusi in questa analisi gli acquisti effettuati direttamente sui siti web delle singole compagnie aeree, mentre sono incluse le transazioni effettuate sui siti dei portali di vendita online. Una fotografia comunque positiva che è stata confermata anche dal presidente dell’ENAC Vito Riggio, durante la recentissima audizione presso la Commissione Trasporti alla Camera: «Dopo un periodo di crisi, sia in Italia che nel mondo, abbiamo assistito a una crescita esponenziale del numero di passeggeri. Nel nostro Paese a fine 2018 arriveremo a oltre 170 milioni, nel mondo addirittura a 4 miliardi e in pochi anni questa cifra raddoppierà fino a raggiungere quota 8 miliardi di passeggeri. Il crescente traffico di passeggeri richiama però la necessità di adeguamento delle infrastrutture e in Italia incontriamo difficoltà per la costruzione e la gestione delle stesse». In relazione all’andamento dell’estate appena finita ecco poi un’altra voce autorevole, quella di Assaeroporti, secondo la quale la crescita del traffico aereo nei 38 aeroporti commerciali italiani a luglio è in linea con il trend annuale: ha fatto registrare oltre 19,7 milioni di passeggeri pari a un aumento del +3,3%. Gli incrementi più vistosi sono stati realizzati dagli scali di Milano Malpensa, con un +9,9%, Venezia, con un +7,6%, e Napoli, con un +5%. Incrementi anche per Fiumicino (+3,6%) e Catania (+6,8%). Insomma, è proprio tutto il settore aereo italiano a far presagire ottime prospettive, come dimostra infine anche il fatto che Milano si sia aggiudicata il diritto a ospitare il “World Routes 2020”. Ovvero l’evento che è uno tra i principali eventi del settore aeronautico che riunisce compagnie aeree, aeroporti, stakeholder, industria del turismo e tourism bureau di tutto il mondo. Il documento di candidatura che ha portato all’assegnazione dell’evento a Milano è stato curato da SEA, Mi.Co, Regione Lombardia e Comune di Milano.