A Luxor si scopre tutto il fascino dell’Alto Egitto
Come spiegano gli addetti ai lavori, italiani ed egiziani, presenti alle due giornate dedicate alla promozione turistica del territorio
L’Ambasciata d’Italia al Cairo, in collaborazione col Governatorato di Luxor, ha contribuito alla prima edizione delle “Giornate Italiane a Luxor”: l’evento va in scena il 30 e il 31 ottobre a Luxor, proponendo workshop tematici dedicati all’artigianato, alla cultura, alla cucina e all’archeologia
L’Ambasciata d’Italia al Cairo, in collaborazione con il Governatorato di Luxor, ha contribuito alla prima edizione delle “Giornate Italiane a Luxor”. La manifestazione, che va in scena il 30 e il 31 ottobre 2019, prevede la realizzazione di workshop tematici dedicati alle unicità dell’artigianato, della cultura, della cucina e dell’archeologia. La sede dell’evento è Luxor, destinazione che rappresenta tradizionalmente un punto di riferimento storico e culturale per l’Egitto, tanto che spesso viene definita “il più grande museo a cielo aperto” dell’Egitto. Le sue bellezze spaziano dai siti monumentali tra i più famosi al mondo - tra i quali, solo per citarne alcuni, ci sono quelli di Karnak, Abu Simbel, i templi di Luxor, le Valli dei Re e delle Regine - alle bellezze naturali del lago Nasser. Ecco perché i flussi turistici nell’area conoscono un enorme potenziale di crescita, alimentato anche dai progetti di miglioramento delle strutture ricettive che sono in corso di realizzazione. Dopo il calo delle visite che si è verificato a partire dal 2011, infatti, negli ultimi anni si è assistito ad una costante ripresa che, per quanto riguarda gli arrivi dall’Italia, si colloca però ancora al di sotto di quelli dei principali Paesi europei. Queste “Giornate Italiane a Luxor” hanno perciò tra i loro obiettivi proprio quello di promuovere una maggiore conoscenza, presso gli operatori del settore, delle grandi opportunità offerte all’industria del turismo da questa regione e, allo stesso tempo, avviare iniziative concrete per coglierne appieno il potenziale. L’evento si inserisce infatti anche in un contesto di crescente richiesta, in Italia, di un turismo culturale e di qualità: ecco perché appaioni quindi naturali le complementarietà con la imponente e diversificata offerta di siti archeologici turistici che proprio l’Alto Egitto offre, soprattutto lungo il corso del fiume Nilo.
Uno sguardo sul turismo egiziano
Oggi, secondo le ultime stime ufficiali, il turismo in Egitto vale il 20% dell’economia: nello stesso tempo l’italia continua ad essere per il Paese dei Faraoni uno dei mercati principali per l’incoming. Se infatti nel 2018 sono arrivati in Egitto 11 milioni 346mila turisti, ben 421mila dei quali proprio dall’Italia, nel 2019 le statistiche registrano già un incremento del 40% rispetto all’anno precedente. In base a questi dati quindi i turisti italiani in Egitto per il 2019, nelle aspettative dell’ufficio del turismo egiziano, dovrebbero superare facilmente le 500mila unità. Se in prima battuta gli italiani si sono concentrati in gran parte sulle mete balneari, sia del Mar Rosso che del Mediterraneo, man mano stanno tornando a visitare anche l’Egitto classico. “L’aumento dei turisti nel 2019 - ha spiegato di recente a tal proposito la ministra del turismo egiziana Rania al Mashat - è dovuto sicuramente anche ad una rinnovata percezione di sicurezza nel Paese e anche ad una stabilità politica che senza dubbio aiuta”. Per continuare a spingere questa crescita, ha sottolineato ancora la ministra, “stiamo puntando sull’innovazione in modo concreto; anche attraverso un mix innovativo di piattaforme TV, digitali e social media per il lancio di una campagna turistica globale che andrà a mostrare il volto moderno e dinamico del Paese con la sua abbondanza di esperienze per i viaggiatori, qualunque sia il loro gusto o budget”.
La travel industry non sta a guardare
Del ritorno sempre più forte dei turisti italiani in Egitto si è parlato anche la settimana scorsa presso lo stand dell’Ente del Turismo Egizia