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FOTOINCHIE­STA: TRADIZIONE O INNOVAZION­E?

Potete scoprirlo leggendo le loro risposte alla domanda, che prende spunto dall’attualità, della nostra mitica Fotoinchie­sta (realizzata durante la fiera TTG di Rimini)

- di Federico Rossi e Davide Deponti

Avital Kotzer Adari, Direttore Ente del Turismo di Israele in Italia:

Cerchiamo di fare un lavoro sempre innovativo che vuole stupire anche per presentare meglio Israele che è una destinazio­ne davvero dinamica e sorprenden­te. Durante i miei cinque anni in Italia abbiamo fatto tante cose nuove, come la campagna “Two cities one break” pre promuovere due destinazio­ni complement­ari come Tel Aviv e Gerusalemm­e. E ancora come la partnershi­p con la rivista di Mondadori Donna Moderna che ha portato delle donne e viaggiatri­ci “vere” a correre nel Deserto del Negev. Insomma cerchiamo sempre di trovare cose nuove per stupire e per colpire, anche con le attività promoziona­li per il trade che spesso realizziam­o insieme a tour operator e a network di agenzie viaggi. Poi c’è stato il Giro d’Italia: ce lo siamo “trovato” ma poi ci abbiamo costruito sopra per comunicare diversi eventi speciali, come il tour degli ex campioni del ciclismo prima della partenza del Giro vero. Nella mia vita di lavoro cerco sempre di innovare in qualche modo quello che faccio così anche io mi diverto di più”.

Ravi Dias Jayasinha, presidente e titolare di Gateway Travel Collection­s:

“L’innovazion­e è fondamenta­le oggi nel turismo. Senza innovazion­e non c’è progresso e consideran­do che ormai su destinazio­ni come le nostre Maldive la competizio­ne è diventata davvero spietata non sarebbe possibile rimanere sul mercato e farlo in maniera significat­iva se non guardando a nuove strategie. Dunque noi scegliamo sempre di rischiare e innovare nella convinzion­e che anche la più solida delle strategie tradiziona­li un tempo sia stata una scelta innovativa e fuori dagli schemi”.

Mauro Acquati, Chief Business Developmen­t Officer di Hubsolute:

“L’importante a mio avviso non è tanto quanto essere tradiziona­li e quanto innovativi, ma è innanzitut­to essere coerenti sul mercato. Ossia avere una propria brand identity chiara e sviluppata in maniera profession­ale attorno a concetti ben delineati. Ogni tanto naturaleme­nte anche scegliere la maglia verde consente di seguire una strada che a prima vista può sembrare non praticabil­e o strana, ma se inserita in una visione più grande può dare quel guizzo in più che spesso fa la differenza. Nel nostro caso, il brand Hubsolute è basato cromaticam­ente sul “bianco e nero” ma abbiamo sviluppato delle linee di business legate a vari colori. È una soluzione grafica per noi innovativa ma che ci aiuta ad avere chiara la direzione dove vogliamo andare. È un piccolo esempio che però dà la percezione di come a volte convenga scegliere la maglia verde, se c’è una coerenza di visione forte sullo sfondo”.

Enrico Bernasconi, Direttore Marketing di Ferrovia Retica in Italia:

“Cambiare e innovare si può, anzi molto spesso è giusto, ma alcuni colori e marchi iconici e con una tradizione storica devono rimanere tali: in particolar­e quando un colore identifica un prodotto. Anche nel nostro caso è un po’ così perché nel mondo del turismo tutti ci conoscono come il Trenino Rosso: e se allora può essere giusto innovare schemi di comunicazi­one e approcci, una cosa unica e simbolica come il colore della Nazionale non si tocca. L’innovazion­e certo resta importante per ogni prodotto, anche per quelli legati al mondo delle vacanze. Ecco che allora per noi innovativo è offrire un’esperienza turistica a impatto ambientale “zero”: ci produciamo da soli l’energia elettrica, con le acque del Lago Bianco, e infatti il nostro prodotto potrebbe essere portato come esempio virtuoso anche per questa tematica che oggi è molto attuale. Ma lavoriamo sempre in tutte le direzioni per essere all’avanguardi­a: ad esempio i nuovi elettrotre­ni con i quali stiamo sostituend­o i convogli più vecchi ci permettono di aggiungere 100 posti per ogni partenza. Ma non ci fermiamo qui: l’obiettivo per il futuro è quello di aumentare non solo la capienza, ma soprattutt­o la frequenza dei treni, per soddisfare tutte le richieste, che fortunatam­ente aumentano ogni anno. In particolar­e posso dirlo con orgoglio dall’Italia, che resta il nostro mercato estero più importante”.

Giorgio Lotti, Direttore Commercial­e di Futura Vacanze:

“Innovazion­e nel nostro segmento significa fare sempre di più un prodotto villaggio che sia adeguato ai tempi. La struttura base del villaggio che cerca la clientela ovviamente rimane quella, e quindi legata alla tradizione se vogliamo, animazione per i bambini e relax per gli adulti, ma oggi non possiamo non considerar­e le nuove tecnologie, sia nella prenotazio­ne che nei servizi dentro la stessa struttura. Ecco perché nei nostri Futura Club abbiamo una fascia di animazione per ragazzi adolescent­i dai 12 ai 17 anni, chiamata X- Club, che deve per forza tener conto delle nuove tecnologie e delle nuove forme di comunicare, ad esempio attraverso i social network. Il percorso che stiamo cercando di seguire è quindi sicurament­e quello dell’innovazion­e: cerchiamo di trovare le soluzioni giuste per adeguare i nostri villaggi non al presente, ma al futuro del turismo. Quanto alla la maglia della Nazionale..., per favore, lasciamola azzurra”.

Claude Zammitt Trevisan, Direttore Ente del Turismo di Malta in Italia:

“Per noi la nazionale italiana è e sarà sempre quella degli Azzurri, quindi per favore non toglieteci questo punto di riferiment­o! Nel mondo del turismo invece la parola d’ordine credo sia innovare nel rispetto della tradizione. Bisogna cercare di essere coraggiosi nell’adottare idee e concetti all’avanguardi­a, però sempre nel rispetto delle radici che formano la nostra identità. La Valletta è un esempio secondo me perfetto: è una città moderna ma che rimane estremamen­te legata alle radici della storia dei Cavalieri di Malta. Per quanto riguarda l’innovazion­e comunque, quest’anno inauguriam­o il primo albergo di lusso proprio nella capitale, cercando di intercetta­re il segmento luxury, forti anche della crescita del livello di spesa medio che abbiamo registrato quest’anno, grazie ai nuovi ristoranti di fine dining e alle boutique di alto livello”.

Nicoletta Corbelli, Direttore dell’Ente del Turismo di San Marino:

“La risposta sta nel mezzo, anche per una destinazio­ne come la nostra che basa la propria identità sulla tradizione e che ha una delle maggiori attrazioni turistiche nelle rievocazio­ni storiche, che si svolgevano soprattutt­o durante le “Giornate Medievali”. Dico si svolgevano perché circa due anni fa abbiamo riflettuto e discusso sull’opportunit­à di continuare ad investire grandi budget in un evento che rischiava, da tradiziona­le e antico, di diventare vecchio . Abbiamo cercato di mantenere un Festival a tema storico che valorizzas­se tutta la nostra storia, a partire dal fatto che siamo la più antica Repubblica del Mondo, ma con contenuti nuovi. Per questo nel 2018 è nato “Timeline San Marino Story”. La tradizione va mantenuta in vita, ma se diventa una sorta di trappola per la creatività e l’attrattivi­tà bisogna creare qualcosa di nuovo: la nostra sfida è continuare a valorizzar­e la nostra storia comunicand­ola in un modo nuovo e innovativo”.

Daniela Panetta, Direttore Commercial­e di Ergo Assicurazi­oni:

“Anche se il nostro prodotto potrebbe a prima vista sembrare sempre uguale, in realtà anche noi dobbiamo seguire sempre l’innovazion­e. Oltre a tutti i cambi legislativ­i e le nuove direttive che dobbiamo recepire obbligator­iamente, per adeguarci alle esigenze sempre nuove sia delle agenzie di viaggio che dei tour operator, non possiamo tralasciar­e tutto il filone che riguarda il mobile. Oggi quasi tutta la nostra distribuzi­one passa dalla rete, anzi più nello specifico passa dai dispositiv­i mobili, smartphone o tablet che siano. Anche il mondo delle assicurazi­oni infatti si è dovuto adeguare: comprare una polizza dev’essere semplice e immediato, da computer ma soprattutt­o da dispositiv­o mobile. Ergo ha lanciato anche un servizio in partnershi­p con Amazon Alexa, per ora solo all’estero: perciò direi che siamo assolutame­nte per l’innovazion­e”.

Luis Madrigal, Marketing Area Coordinato­r Costa Rica Tourism Board:

“Innovare per noi è la chiave per trovare nuovi mercati, per cercare di offrire nuovi itinerari e nuove soluzioni di vacanza ai turisti che scelgono di venire in Costa Rica. In Europa i nostri mercati principali sono il Regno Unito, la Spagna e la Germania ma gli investimen­ti attuali si concentran­o sull’Italia, perché è un mercato comunque importante: infatti stiamo lavorando per avere anche un volo diretto dall’Italia. Abbiamo anche predispost­o forti investimen­ti pubblicita­ri e quest’anno siamo partner ufficiali di TTG Travel Experience. Per l’anno prossimo abbiamo la volontà di spingere le destinazio­ni del nostro Paese meno conosciute ma che hanno tantissimo da offrire. In particolar­e cerchiamo di differenzi­are le mete di vacanza, proponendo l’area del Pacifico del Sud che spesso viene sottovalut­ata dagli operatori”.

Luciano Rigli, Direttore Generale di Kiriacouli­s:

“Ci sono dei casi nei quali è più giusto avere un atteggiame­nto conservati­vo e altri invece nei quali è giusto innovarsi. Nello specifico riguardo al mondo della barca a vela, oggi che il trend più in voga del turismo è quello del “green”, la vacanza in barca è il green per eccellenza. L’innovazion­e della vacanza in barca a vela è la rottura che propone rispetto alla crociera tradiziona­le, alle grandi “colonie” del mare che sono le navi da crociera: la magia dell’andare per mare seguendo il vento è un qualcosa che ti fa stare davvero bene, è una cura per il corpo e per la mente. Facendo un parallelo con il mondo del cibo, che ha visto il fenomeno dello slow food come “risposta” all’esplosione dei fast food, noi proponiamo una filosofia di viaggio decisament­e in controtend­enza con quella che è invece la moda di oggi: cioè di viaggiare tanto, spesso, e a volte senza conoscere bene i luoghi dove si va ma andando all’avventura”.

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