Alto Adige, inverno “oltre” neve e sci
L’inverno in Alto Adige è molto più che neve e sci. La stagione più fredda in questo territorio è infatti davvero uno stato d’animo, un modo di essere e di vivere le cose. È la maestosità delle vette dolomitiche illuminate di notte solo dalle stelle e dalla luna, è l’innovazione tecnologica che contraddistingue le strutture ricettive e gli impianti di risalita, sono le luci che illuminano le città e i piccoli comuni, le ciaspolate al chiaro di luna, le discese in slittino tra boschi innevati, è il dominio della natura incontaminata. Uno stato d’animo ricco e pieno proprio come l’idea di vacanza che il territorio è pronto ad offrire a grandi e piccini. Nel rispetto delle norme di sicurezza, ovviamente, l’Alto Adige è pronto infatti a inaugurare la nuova stagione invernale con alcune novità che mettono al centro la natura stessa, cuore pulsante di questi luoghi, e le solite amate certezze, che rendono questo territorio il posto del cuore e dell’anima. Vista e panorama mozzafiato, a più di 3.000 metri di altitudine, per sentirsi come Otzi e provare per un attimo le sue stesse emozioni al cospetto delle nevi incontaminate della Val Senales: con la nuova piattaforma panoramica Iceman Otzi Peak si torna alle origini, a contatto con l’auteticità della natura altoatesina. Anche Carezza punta ad esaltare la bellezza paesaggistica e territoriale attraverso la sua nuova cabinovia di Re Laurino, un progetto architettonico firmato dal celebre architetto altoatesino Werner Tscholl che, per il suo primo impianto di risalita, ha puntato tutto sulla mobilità sostenibile e sulla salvaguardia della natura altoatesina.