Lo scacchiere d’estate
Alle porte dell’alta stagione 2016 cambiano gli assetti del settore. E se da un lato si rafforzano le alleanze, dall’altro mutano gli equilibri finanziari, con cessioni di quote e ulteriori partnership
L’estate non sarà più la stessa. Rispetto a dodici mesi fa, il mercato è profondamente mutato. E non solo per i fatti di cronaca (che, sicuramente, giocheranno un ruolo fondamentale), ma anche per gli assetti delle aziende.
Nelle ultime settimane, infatti, le mosse di tour operator e network hanno gettato più di un sasso nello stagno della stagione calda. Diversi i player che hanno smosso le acque, a iniziare da InViaggi (forte di un nuovo socio finanziario, che ha consentito al t.o. di aprire al Mare Italia) fino ad Alpitour, che ha siglato l’accordo per l’acquisizione del 49 per cento di Swan Tour.
Ma anche i network hanno voluto dire la loro. Gattinoni ha visto l’ingresso delle agenzie One! Travel Network, mentre Bluvacanze sta affilando le armi del progetto Blunet, che sancisce lo sbarco nel mondo dell’affiliazione.
Da tenere d’occhio, inoltre, Uvet: il presidente Luca Patané, solo poche settimane fa, aveva chiaramente parlato di possibili acquisizioni entro fine anno, per ampliare la base delle agenzie.
L’importante è esserci. Schierare i pezzi sulla scacchiera e giocare la partita fino in fondo. Perché, nella situazione attuale, prevedere come andrà l’estate equivale a fissare una palla di cristallo e tirare a indovinare. Come nelle Olimpiadi, quello che conta è partecipare, con la concentrazione al massimo e la sicurezza di voler dare il meglio.
L’industria dei viaggi sta affrontando probabilmente una delle sfide più difficili di sempre. Intanto, l’estate si avvicina e quella manciata di settimane deciderà le sorti del settore; quello stesso settore il cui destino resta ancora saldamente legato alle vendite del periodo caldo.
Comunque la si voglia vedere, l’estate è alle porte. Ed è il momento di prenotare o di vendere, a seconda che il punto di vista sia quello delle aziende o del consumatore finale. I player, nel frattempo, hanno schierato le truppe sul campo. Con non poche novità rispetto a dodici mesi fa.
Capitali freschi per InViaggi
Primo dato importante: l’espressione più rilassata rispetto al recente passato di Renato Martellotti, presidente di InViaggi, tra i padiglioni della Bmt di Napoli. Sentimento giustificato dai recenti sviluppi: il tour operator, nelle scorse settimane, ha infatti rinsaldato la propria posizione finanziaria grazie all’ingresso di una cordata di imprenditori, tra i quali la società di gestione alberghiera Uappala Hotels. L’accordo è stato annunciato nei giorni della fiera partenopea. Insieme a un’altra novità, che lo stesso Martellotti ha raccontato a TTG Italia:“È in arrivo una nuova figura manageriale, destinata ad avere un ruolo operativo: probabilmente si tratterà di un direttore generale”.
Insomma, InViaggi si presenta all’estate con l’abito nuovo. Anche perché l’accordo con Uappala ha consentito all’operatore di inserire in programmazione anche l’ambitissimo Mare Italia. Ovvero quella destinazione che, a detta di tutti, resterà in stato di grazia dopo i risultati record dello scorso anno.
Perché bisogna tenere ben presente che “nel giro di un mese la Spagna rischia di essere sold out - ha sottolineato Martellotti -. Inglesi e tedeschi stanno prenotando. E se i turisti del Regno Unito aumentassero del 10 per cento... Teniamo presente che il loro 10 per cento equivale al 100 per cento dei turisti italiani”. Resta ancora la Grecia, certo. Ma un ulteriore sbocco sul Mediterraneo con le spiagge tricolori non può che fare del bene.
Alpitour-Swan Tour: la firma
Ma, nel frattempo, è arrivata anche un’altra importante operazione a livello societario: Alpitour ha firmato l’acquisto delle quote di Swan Tour. La sigla del patto è giunta sul finire dell’inverno, sancendo il passaggio del 49 per cento delle azioni del t.o. guidato da Georges Adly Zaki al gruppo di via Lugaro. Non basta: Alpitour avrà anche la facoltà di aumentare ulteriormente le quote nei prossimi anni.
Dal punto di vista delle poltrone, Georges Adly Zaki resta alla guida di Swan Tour, con la carica di amministratore delegato e presidente del consiglio di amministrazione. E per il momento la parola d’ordine è ‘totale autonomia del brand’.
Gabriele Burgio, presidente e amministratore delegato di Alpitour World, ha commentato: “Riponiamo molta fiducia nell’iniziativa perché sappiamo che si possono creare nuove e solide collaborazioni tra partner, come già avvenuto positivamente tra Alpitour e Press Tours”. Non manca, dunque, un riferimento all’altra importante acquisizione portata a casa un anno e mezzo fa dal tour operator di Torino. Un’operazione che ha visto una stretta collaborazione con il vettore di casa Neos. E c’è da aspettarsi che il reparto aereo giochi un ruolo fondamentale anche con Swan Tour.
E mentre Uappala-InViaggi e AlpitourSwan Tour hanno concluso le rispettive acquisizioni, al centro della scena è tornato anche Valtur. O meglio, Andrea Bonomi. Lo stesso Bonomi che aveva guadagnato i titoli dei giornali grazie al serrato testa a testa con i cinesi di Fosun per il controllo del Club Med. La gara alla fine era stata vinta dall’agguerrito fondo del Dragone, ma evidentemente a Bonomi la voglia di tour operating sembra non sia passata.
In base a diversi rumors di mercato, riportati anche da alcune fonti di stampa, l’imprenditore avrebbe infatti sottomano il dossier Valtur. Circostanza smentita con forza da Franjo Ljuljdjuraj, presidente di Orogroup, azionista di maggioranza dello storico villaggista. Che a TTG Italia ha dichiarato: “Non ci sono trattative con Bonomi”.
Il fronte della distribuzione
Se il panorama del tour operating è in movimento, quello della distribuzione organizzata non è da meno. Se qualcuno ricorda lo scenario di 12 mesi fa, è facile comprendere come quest’anno siano cambiate un bel po’ di cose.
In primo luogo, gli assetti societari: meno di due mesi fa Gattinoni ha continuato a inglobare agenzie con l’acquisizione del 100 per cento di One! Travel Network. Un’operazione che ha avuto una caratteristica insolita: più che un acquisto, infatti, è stato un ritorno a casa. One! era nato da una costola di G40, poi diventata Mondo di Vacanze con l’ingresso in Gattinoni Travel Network. Ora le due anime dell’ex G40 si sono ritrovate. Sotto l’ombrello di Gtn.
La rete Gattinoni è dunque arrivata a 750 punti vendita. Ma il target è più in alto: “Il nostro obiettivo - aveva commentato il presidente Franco Gattinoni - è di arrivare a raggruppare 1.000 agenzie partner di comprovata qualità”. Ma Gtn non è l’unico network a voler aggiudicarsi ulteriori agen- zie. In campo c’è anche Uvet. Il cui presidente, Luca Patané, qualche settimana fa (presentando la maxioperazioone incoming sul mercato cinese) non aveva fatto mistero di puntare a “2/3 acquisizioni entro l’anno”. Operazioni che gli consentirebbero di passare da 1.500 a 2.000 agenzie di viaggi.
Per il momento, i nomi delle aziende nel mirino non sono stati fatti. Ma, con un calcolo veloce, non è difficile intuire quali potrebbero essere i nuovi soggetti a entrare nella grande famiglia Uvet.
Dopo qualche mese più tranquillo, dunque, sembra ripartita la caccia alle agenzie. Che, questa volta, procede per acquisizioni. Dopo aver lasciato campo libero alle crociere e agli acquisti ‘verticali’, l’integrazione sembra ora riprendere la via orizzontale, con i maggiori player pronti ad assorbire le realtà di dimensioni minori.
Troppo presto, comunque, per sancire la fine delle reti di distribuzione minori. Già una decina d’anni fa, quando presero il via le grandi concentrazioni nella distribuzione, qualcuno sancì la fine delle piccole reti. Ma, nonostante tutto, sono ancora qua.
Agenti, ma personali
Il 2016 della distribuzione, probabilmente, verrà ricordato come l’anno degli agenti di viaggi a domicilio. I nomi possono variare da progetto a progetto, ma la sostanza è la medesima: i dettaglianti escono dall’agenzia di viaggi e, armati di cellulare e pc portatile, dicono addio all’ufficio.
In campo ci sono, oltre a Uvet con i suoi Personal Travel Specialist, anche Bluvacanze con i Bluplanner. Ma la vera rivoluzione per il network di Alberto Peroglio Longhin arriva con il piano Blunet con il quale, per la prima volta, si apre all’affiliazione.
Il progetto è stato affidato a Domenico Pellegrino, già managing director business travel e mice di Cisalpina Tours. Gli obiettivi sono chiariti a TTG Italia dallo stesso manager:“È un piano triennale che ci dovrà portare a controllare 1.200 punti vendita a chiusura del progetto. Siamo pronti ad aggregare anche altri network di adv”.
I numeri sono di tutto rispetto, dunque. L’ingresso in un’arena come quella delle affiliazioni non è cosa da poco: ma Bluvacanze può contare sulla copertura di un partner finanziario come Msc. E questo è un dettaglio che non può passare inosservato.
Anche i network, dunque, schierano le loro pedine. Come in una gara di velocità, sembra che un silenzioso colpo di pistola abbia dato il via alla corsa per accaparrarsi punti vendita. Così, i grandi player sono scesi in pista per conquistare quote di mercato.Acquisizioni, nuove formule aggregative, progetti innovativi: i network non sembrano aver tralasciato nessuna delle freccie al proprio arco.