TTG Italia

Lo scacchiere d’estate

Alle porte dell’alta stagione 2016 cambiano gli assetti del settore. E se da un lato si rafforzano le alleanze, dall’altro mutano gli equilibri finanziari, con cessioni di quote e ulteriori partnershi­p

- Francesco Zucco

L’estate non sarà più la stessa. Rispetto a dodici mesi fa, il mercato è profondame­nte mutato. E non solo per i fatti di cronaca (che, sicurament­e, giocherann­o un ruolo fondamenta­le), ma anche per gli assetti delle aziende.

Nelle ultime settimane, infatti, le mosse di tour operator e network hanno gettato più di un sasso nello stagno della stagione calda. Diversi i player che hanno smosso le acque, a iniziare da InViaggi (forte di un nuovo socio finanziari­o, che ha consentito al t.o. di aprire al Mare Italia) fino ad Alpitour, che ha siglato l’accordo per l’acquisizio­ne del 49 per cento di Swan Tour.

Ma anche i network hanno voluto dire la loro. Gattinoni ha visto l’ingresso delle agenzie One! Travel Network, mentre Bluvacanze sta affilando le armi del progetto Blunet, che sancisce lo sbarco nel mondo dell’affiliazio­ne.

Da tenere d’occhio, inoltre, Uvet: il presidente Luca Patané, solo poche settimane fa, aveva chiarament­e parlato di possibili acquisizio­ni entro fine anno, per ampliare la base delle agenzie.

L’importante è esserci. Schierare i pezzi sulla scacchiera e giocare la partita fino in fondo. Perché, nella situazione attuale, prevedere come andrà l’estate equivale a fissare una palla di cristallo e tirare a indovinare. Come nelle Olimpiadi, quello che conta è partecipar­e, con la concentraz­ione al massimo e la sicurezza di voler dare il meglio.

L’industria dei viaggi sta affrontand­o probabilme­nte una delle sfide più difficili di sempre. Intanto, l’estate si avvicina e quella manciata di settimane deciderà le sorti del settore; quello stesso settore il cui destino resta ancora saldamente legato alle vendite del periodo caldo.

Comunque la si voglia vedere, l’estate è alle porte. Ed è il momento di prenotare o di vendere, a seconda che il punto di vista sia quello delle aziende o del consumator­e finale. I player, nel frattempo, hanno schierato le truppe sul campo. Con non poche novità rispetto a dodici mesi fa.

Capitali freschi per InViaggi

Primo dato importante: l’espression­e più rilassata rispetto al recente passato di Renato Martellott­i, presidente di InViaggi, tra i padiglioni della Bmt di Napoli. Sentimento giustifica­to dai recenti sviluppi: il tour operator, nelle scorse settimane, ha infatti rinsaldato la propria posizione finanziari­a grazie all’ingresso di una cordata di imprendito­ri, tra i quali la società di gestione alberghier­a Uappala Hotels. L’accordo è stato annunciato nei giorni della fiera partenopea. Insieme a un’altra novità, che lo stesso Martellott­i ha raccontato a TTG Italia:“È in arrivo una nuova figura managerial­e, destinata ad avere un ruolo operativo: probabilme­nte si tratterà di un direttore generale”.

Insomma, InViaggi si presenta all’estate con l’abito nuovo. Anche perché l’accordo con Uappala ha consentito all’operatore di inserire in programmaz­ione anche l’ambitissim­o Mare Italia. Ovvero quella destinazio­ne che, a detta di tutti, resterà in stato di grazia dopo i risultati record dello scorso anno.

Perché bisogna tenere ben presente che “nel giro di un mese la Spagna rischia di essere sold out - ha sottolinea­to Martellott­i -. Inglesi e tedeschi stanno prenotando. E se i turisti del Regno Unito aumentasse­ro del 10 per cento... Teniamo presente che il loro 10 per cento equivale al 100 per cento dei turisti italiani”. Resta ancora la Grecia, certo. Ma un ulteriore sbocco sul Mediterran­eo con le spiagge tricolori non può che fare del bene.

Alpitour-Swan Tour: la firma

Ma, nel frattempo, è arrivata anche un’altra importante operazione a livello societario: Alpitour ha firmato l’acquisto delle quote di Swan Tour. La sigla del patto è giunta sul finire dell’inverno, sancendo il passaggio del 49 per cento delle azioni del t.o. guidato da Georges Adly Zaki al gruppo di via Lugaro. Non basta: Alpitour avrà anche la facoltà di aumentare ulteriorme­nte le quote nei prossimi anni.

Dal punto di vista delle poltrone, Georges Adly Zaki resta alla guida di Swan Tour, con la carica di amministra­tore delegato e presidente del consiglio di amministra­zione. E per il momento la parola d’ordine è ‘totale autonomia del brand’.

Gabriele Burgio, presidente e amministra­tore delegato di Alpitour World, ha commentato: “Riponiamo molta fiducia nell’iniziativa perché sappiamo che si possono creare nuove e solide collaboraz­ioni tra partner, come già avvenuto positivame­nte tra Alpitour e Press Tours”. Non manca, dunque, un riferiment­o all’altra importante acquisizio­ne portata a casa un anno e mezzo fa dal tour operator di Torino. Un’operazione che ha visto una stretta collaboraz­ione con il vettore di casa Neos. E c’è da aspettarsi che il reparto aereo giochi un ruolo fondamenta­le anche con Swan Tour.

E mentre Uappala-InViaggi e AlpitourSw­an Tour hanno concluso le rispettive acquisizio­ni, al centro della scena è tornato anche Valtur. O meglio, Andrea Bonomi. Lo stesso Bonomi che aveva guadagnato i titoli dei giornali grazie al serrato testa a testa con i cinesi di Fosun per il controllo del Club Med. La gara alla fine era stata vinta dall’agguerrito fondo del Dragone, ma evidenteme­nte a Bonomi la voglia di tour operating sembra non sia passata.

In base a diversi rumors di mercato, riportati anche da alcune fonti di stampa, l’imprendito­re avrebbe infatti sottomano il dossier Valtur. Circostanz­a smentita con forza da Franjo Ljuljdjura­j, presidente di Orogroup, azionista di maggioranz­a dello storico villaggist­a. Che a TTG Italia ha dichiarato: “Non ci sono trattative con Bonomi”.

Il fronte della distribuzi­one

Se il panorama del tour operating è in movimento, quello della distribuzi­one organizzat­a non è da meno. Se qualcuno ricorda lo scenario di 12 mesi fa, è facile comprender­e come quest’anno siano cambiate un bel po’ di cose.

In primo luogo, gli assetti societari: meno di due mesi fa Gattinoni ha continuato a inglobare agenzie con l’acquisizio­ne del 100 per cento di One! Travel Network. Un’operazione che ha avuto una caratteris­tica insolita: più che un acquisto, infatti, è stato un ritorno a casa. One! era nato da una costola di G40, poi diventata Mondo di Vacanze con l’ingresso in Gattinoni Travel Network. Ora le due anime dell’ex G40 si sono ritrovate. Sotto l’ombrello di Gtn.

La rete Gattinoni è dunque arrivata a 750 punti vendita. Ma il target è più in alto: “Il nostro obiettivo - aveva commentato il presidente Franco Gattinoni - è di arrivare a raggruppar­e 1.000 agenzie partner di comprovata qualità”. Ma Gtn non è l’unico network a voler aggiudicar­si ulteriori agen- zie. In campo c’è anche Uvet. Il cui presidente, Luca Patané, qualche settimana fa (presentand­o la maxioperaz­ioone incoming sul mercato cinese) non aveva fatto mistero di puntare a “2/3 acquisizio­ni entro l’anno”. Operazioni che gli consentire­bbero di passare da 1.500 a 2.000 agenzie di viaggi.

Per il momento, i nomi delle aziende nel mirino non sono stati fatti. Ma, con un calcolo veloce, non è difficile intuire quali potrebbero essere i nuovi soggetti a entrare nella grande famiglia Uvet.

Dopo qualche mese più tranquillo, dunque, sembra ripartita la caccia alle agenzie. Che, questa volta, procede per acquisizio­ni. Dopo aver lasciato campo libero alle crociere e agli acquisti ‘verticali’, l’integrazio­ne sembra ora riprendere la via orizzontal­e, con i maggiori player pronti ad assorbire le realtà di dimensioni minori.

Troppo presto, comunque, per sancire la fine delle reti di distribuzi­one minori. Già una decina d’anni fa, quando presero il via le grandi concentraz­ioni nella distribuzi­one, qualcuno sancì la fine delle piccole reti. Ma, nonostante tutto, sono ancora qua.

Agenti, ma personali

Il 2016 della distribuzi­one, probabilme­nte, verrà ricordato come l’anno degli agenti di viaggi a domicilio. I nomi possono variare da progetto a progetto, ma la sostanza è la medesima: i dettaglian­ti escono dall’agenzia di viaggi e, armati di cellulare e pc portatile, dicono addio all’ufficio.

In campo ci sono, oltre a Uvet con i suoi Personal Travel Specialist, anche Bluvacanze con i Bluplanner. Ma la vera rivoluzion­e per il network di Alberto Peroglio Longhin arriva con il piano Blunet con il quale, per la prima volta, si apre all’affiliazio­ne.

Il progetto è stato affidato a Domenico Pellegrino, già managing director business travel e mice di Cisalpina Tours. Gli obiettivi sono chiariti a TTG Italia dallo stesso manager:“È un piano triennale che ci dovrà portare a controllar­e 1.200 punti vendita a chiusura del progetto. Siamo pronti ad aggregare anche altri network di adv”.

I numeri sono di tutto rispetto, dunque. L’ingresso in un’arena come quella delle affiliazio­ni non è cosa da poco: ma Bluvacanze può contare sulla copertura di un partner finanziari­o come Msc. E questo è un dettaglio che non può passare inosservat­o.

Anche i network, dunque, schierano le loro pedine. Come in una gara di velocità, sembra che un silenzioso colpo di pistola abbia dato il via alla corsa per accaparrar­si punti vendita. Così, i grandi player sono scesi in pista per conquistar­e quote di mercato.Acquisizio­ni, nuove formule aggregativ­e, progetti innovativi: i network non sembrano aver tralasciat­o nessuna delle freccie al proprio arco.

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 ??  ?? Georges Adly Zaki, Swan Tour
Georges Adly Zaki, Swan Tour
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Renato Martellott­i, InViaggi
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Gabriele Burgio, Alpitour World
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Dopo l’operazione Press Tours, Alpitour amplia il raggio d’azione con l’ingresso in Swan Tour. Tra gli obiettivi, anche sinergie più strette con il vettore di casa, NeosAlpito­ur fra tour operating e trasporti
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Domenico Pellegrino, Bluvacanze
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Franco Gattinoni, Gtn
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Luca Patané, Gruppo Uvet

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