TTG Italia

Il nuovo volto di Veratour

Due i resort in arrivo in Puglia e Calabria, oltre a una new entry su una meta long haul

- R. P.

Nuovi prodotti, la sfida con i mercati esteri e la certezza della vendita intermedia­ta tramite agenzia. Sono solo alcuni dei temi attorno a cui ruota la strategia Veratour per affrontare la stagione. Dopo aver chiuso, non senza difficoltà, un 2015 definito dal presidente Carlo Pompili come“l’anno più difficile che abbiamo mai dovuto affrontare”.

La debolezza di due destinazio­ni forti per il t.o. come Egitto e Tunisia ha lasciato il segno: insieme le due mete “avrebbero comportato un fatturato di 25,7 milioni di euro - riporta una nota diffusa dall’azienda -. Il mancato incasso è stato in parte recuperato, precisamen­te 11,9 milioni di euro, grazie a pronte strategie di investimen­to in altre destinazio­ni”.

Tra Mare Italia e offerta flessibile

Il t.o. ha infatti attuato politiche di“differenzi­azione del prodotto - spiega Pompili -, penetrazio­ne commercial­e e ottimizzaz­ione dei costi”

Dal prossimo anno “avremo un nuovo Veraclub in Puglia, a Torre dell’Orso, il Barone di Mare - annuncia il direttore generale del t.o. Stefano Pompili -, e dovremmo a breve firmare anche il contratto per una nuova apertura in Calabria”. Il tour operator romano rilancia così gli investimen­ti sul mercato italiano, che già per la stagione 2016 ha visto il rafforzame­nto della programmaz­ione grazie al ritorno in Sicilia, con il Donnalucat­a di Marina di Ragusa.

“Il contesto di mercato in cui ci muoviamo da due anni a questa parte ci ha portati necessaria­mente a reinventar­ci - spiega il d.g. -: lo scorso inverno abbiamo investito sul lungo raggio con l’Oman,Varadero a Cuba e la Jamaica. Ora è la volta dell’Italia”. Sul long haul, poi,“che ha lunga stagionali­tà, stiamo valutando una nuova struttura in una destinazio­ne di grande appeal per il mercato italiano”sottolinea il presidente.

Veratour considera poi la possibilit­à di aprire a un prodotto flessibile:“La nostra natura è charterist­ica, ma i vettori mediorient­ali per il lungo raggio offrono con la linea nuove soluzioni, più flessibili - dichiara il direttore commercial­e Massimo Broccoli -. Cosa che, attualment­e, ci è invece più difficile sul corto e medio raggio”.

La competizio­ne con l’estero

Una scommessa non facile da vincere, quella sulla Penisola, data la competizio­ne con i mercati esteri davvero forte:“È difficile combattere, perché la loro domanda è per una stagionali­tà molto lunga - sottolinea Broccoli -, e noi dobbiamo tentare di ampliare anche la nostra programmaz­ione”.

In più, si aggiunge la ferrea volontà di offrire un prodotto in linea con le attese del mercato:“Prima di concludere il contratto sulla Puglia abbiamo preso in esame molte strutture - entra nel dettaglio il d.g. -, perché vogliamo un prodotto sul mare, in gestione totale, non con allotment ridotti”.

Accanto a queste certezze, si conferma l’unicità del canale di vendita:“Il nostro prodotto passa solo in agenzia” ribadisce fermamente il d.g.“Il nostro compito è dare sicurezza alla distribuzi­one - aggiunge Davide Pavarina, responsabi­le vendite Italia -, e gli investimen­ti fatti non possono che trasmetter­e questo messaggio”.

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Carlo Pompili
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Stefano Pompili
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Massimo Broccoli
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