L’ecommerce vive di travel Ora serve più accessibilità
Nel corso dell’evento dedicato al comparto i viaggi si ritagliano un ruolo da protagonisti
Per anni è stato guardato con diffidenza. Ora molti lo cercano, spinti dall’appeal delle nuove tecnologie mobile. L’ecommerce è un fenomeno che il travel tradizionale è chiamato ad accogliere e a integrare nelle proprie strategie di veicolazione e vendita del prodotto.Perché,dati alla mano, è proprio il turismo a rivelarsi uno dei settori trainanti degli acquisti online in Italia.
Secondo la recente indagine condotta dall’Osservatorio ecommerce b2c Netcomm del Politecnico di Milano, su un segmento, quello del commercio via web, che negli ultimi 5 anni ha registrato in Italia un incremento del 17 per cento e che nel 2017 raggiungerà un valore complessivo di 2,7 miliardi di euro, gli acquisti nel travel rappresentano l’11 per cento del mercato,piazzandosi in top five subito dopo l’abbigliamento, l’elettronica e l’editoria.A fare da traino, emerge dal report,“l’acquisto di biglietti per i trasporti, soprattutto ferroviari, e la prenotazione di alloggi; e non solo hotel, ma anche affitti temporanei”.
In crescita anche gli acquisti via mobile, per quanto questo rimanga ancora un segmento di nicchia. La penetrazione di smartphone e tablet nel mercato dei viaggi rappresenta ancora solo il 10 per cento.
Il ruolo del turismo
Nell’ambito dei servizi,rivela ancora il rapporto, il turismo, contribuisce per il 44 per cento all’ecommerce b2c italiano, con transazioni per 8,5 milioni di euro. Mentre, sul fronte export, inteso come il valore delle vendite da siti italiani a clienti stranieri, il travel si rivela comparto trainante, al 42 per cento, grazie principalmente agli operatori del trasporto e ai portali di hotel.
Ma nonostante questo quadro, la relazione tra aziende e ecommerce è ancora in fase di‘lavori in corso’. Ed entrambi hanno molto da fare. L’ecommmerce, infatti, è stato per anni l’enfant terrible delle vendite,ma,ora,anche lui ha bisogno di qualche ritocchino per restare giovane.Dopo aver vissuto anni arrembanti, sembra arrivato al giro di boa:l’esplosione del mobile,in particolare,sta costringendo le aziende a rivedere le proprie abitudini.E sta mettendo il mercato di fronte a una nuova sfida: inseguire una domanda che si evolve molto più velocemente di quanto non faccia l’offerta. Di questo si è parlato durante il talk show dal titolo ‘Come il digitale sta trasformando il mondo del turismo? Cosa cambia dal lato della domanda e dell’offerta’, organizzato a Milano nell’ambito dell’undicesima edizione dell’eCommerce Netcomm Forum. Il dibattito, moderato da Remo Vangelista, direttore di TTG Italia, ha fatto il punto su tutto quanto sta coinvolgendo e stravolgendo la galassia della vendita dei viaggi, dai pacchetti fino ai servizi singoli (hotel e voli). Un dibattito che non poteva prescindere da un monito:“La tecnologia offrirà spazio a tutti”, come ha ricordato il presidente e a.d. di Alpitour Gabriele Burgio.
Questo non significa, però, che qualunque nuovo strumento sia un’occasione per chiunque:“La possibilità dell’acquisto mobile ha evidenziato Francesca Benati, a.d. e direttore generale Amadeus e consigliere Netcomm - segue logiche che favoriscono alcuni prodotti, come hotel e aerei, e non ne favorisce altri”.
E anche all’interno del singoli segmenti di offerta è necessario individuare alcune peculiarità. Per le compagnie aeree, ad esempio, si tratta di combattere con la concorrenza in tempo reale.“Tutta ‘colpa’ dello shopping around ha evidenziato Alexander D’Orsogna,country manager per l’Italia di Vueling - con i clienti che guardano in tempo reale diverse offerte. Quindi l’approccio strategico deve essere rivedere il revenue management”.
Obiettivo semplicità
Ma un’esigenza si affaccia per tutti: creare un prodotto semplice da acquistare. Perché questo è ciò che cerca il cliente digitale, come ha messo in luce Marco Ficarra, ceo di Destination Italia: “Quello su cui bisognerà lavorare lato prodotto sarà il creare contenuti facili”.
Non si tratta di esercizi di futurologia. La vera sfida di oggi, come messo in luce da Daniela Mastropasqua, industry lead, ce&cc travel & hospitality Gfk, è “trattenere il cliente”.Anche perché il mercato su questo aspetto, ha puntualizzato Benati, è ancora in forte ritardo, come dimostrano le vicende degli ultimi tempi:“In questi anni si è verificata la chiusura di tanti t.o. Sono sopravvissuti coloro che hanno saputo innovare”.
A questo proposito, aggiunge in conclusione ancora Burgio,“c’è una domanda enorme e stiamo cercando di soddisfarla. Stiamo lavorando su possibilità che rendano il prodotto più fruibile”.