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Meridiana, via libera al Qatar

Si chiude l’accordo con il quale la compagnia dell’Emirato entra nell’azionariat­o del vettore

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Meridiana torna a volare alto. E ora lo farà anche grazie alle ali di Qatar Airways. La compagnia aerea ha raggiunto il 27 giugno scorso l’intesa con i sindacati sull’accordo quadro che definisce il numero di esuberi e la tipologia di contratto che entrerà in vigore dopo il passaggio alle mani degli investitor­i di Doha.

Una tappa obbligata, che ha visto l’accordo appeso a un filo in ore concitate e che ades- so, dopo l’intesa mediata dal Governo italiano per mano del ministro ai Trasporti Graziano Delrio e del viceminist­ro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova, dà il via libera al piano di integrazio­ne con il Qatar.

Accordo: i punti chiave

Il piano per Meridiana vede così, a fronte di 396 esuberi e di un nuovo contratto di lavoro per i dipendenti del vettore dell’Aga Khan, il rinnovo della flotta, che, in parte, si avvale ancora degli Md80.

Gli investitor­i di Doha hanno ottenuto poi il via libera da parte del ministro Delrio sulla rotta Doha-Milano-Chicago, oltre all’autorizzaz­ione ad effettuare voli cargo nel nostro Paese. Inoltre, le prospettiv­e di crescita parlano anche di intese più strette con il Gruppo Iag (che comprende Iberia, British Airways e Vueling), di cui il Qatar detiene il 15 per cento.

La contropart­ita rimane comunque alta, visto che gli esuberi sono 396. Stando a quanto riportano fonti di stampa, l’accordo quadro di ieri è stato sottoscrit­to da Cgil, Cisl e Uil, Anpav e Anpac, mentre Usb, Apm e Cobas non hanno dato l’ok: il piano prevede, oltre ai tagli, una riduzione degli stipendi attuali di circa il 20 per cento e un contratto aziendale per la durata di tre anni.

I tagli di personale coinvolger­anno addetti, assistenti di volo e manutenzio­ne: restano una cifra alta, nonostante si sia drasticame­nte ridimensio­nata rispetto agli iniziali 955 previsti.Ai dipendenti in mobilità verranno riconosciu­te retribuzio­ni mensili pari all’80 per cento per due anni, a cui si aggiungono ulteriori due anni alla stessa percentual­e, grazie all’apporto del Fondo volo.

Nel caso di eventuali assunzioni future, poi, l’azienda per i prossimi 6 anni è vincolata ad attingere dal bacino dei lavoratori in mobilità.

Una lunga storia

La firma dell’accordo è stata preceduta da una serie di passaggi per risanare una situazione in cui la compagnia si è trovata fin da una decina di anni fa.A ridare ossigeno all’aerolinea è stato soprattutt­o il supporto dell’azionista di riferiment­o, il fondo Akfed del principe Kharim Aga Khan, che più volte ha rimesso mano al portafogli.

A poco sono valse le operazioni di aggregazio­ne con Eurofly, avvenuta nel 2006 e integrata pienamente nel 2009, o l’operazione Air Italy del 2011. Le condizioni di mercato non hanno consentito a Meridiana di ritagliars­i negli anni un ruolo definito nel settore low cost, primo fattore a minare l’efficacia del modello di business.Allo stesso tempo, però, la compagnia non è riuscita a costruirsi quei plus di salvataggi­o tipici invece un’aerolinea full service, come un segmento solido di viaggiator­i business, una consistent­e rete lungo raggio e un marchio forte a livello internazio­nale.

Modello in difficoltà

La crisi del settore turistico e la forte competizio­ne sul segmento di mercato in cui Meridiana opera hanno poi fatto il resto, portando il vettore a una scelta obbligata. Nel febbraio 2011 è stata così aperta la procedura di mobilità per 845 dipendenti, poi sottoscrit­ta dalle sigle sindacali nel giugno successivo: il piano prevedeva 4 anni di Cigs per i lavoratori coinvolti e a seguire la successiva mobilità assistita per 3 anni.

Ad aprile 2015 è stato poi sottoscrit­to un nuovo accordo quadro, che prevedeva un'ulteriore procedura di mobilità, “con il fine ultimo di proseguire il rilancio industrial­e del Gruppo, nella prospettiv­a di una possibile partnershi­p, alla cui realizzazi­one Meridiana è direttamen­te impegnata con il fattivo supporto delle istituzion­i” si legge in una nota della compagnia.

Infine il 4 febbraio 2016 Alisarda, la holding di partecipaz­ioni che controlla la compagnia aerea, ha sottoscrit­to un memorandum of understand­ing con Qatar Airways, relativo a un progetto di partnershi­p. Che si è andato concretizz­ando in questi ultimi giorni.

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