Una sera con Amadeus
La cronaca e le immagini di Online Connect 2016, l’appuntamento organizzato a Berlino
La conferenza stampa riservata ai giornalisti europei: è solo la seconda volta che la stampa viene invitata all'evento organizzato da Amadeus Un’accoglienza in grande stile, con tutto il management di Amadeus It Group schierato per dare il benvenuto a giornalisti e clienti: è andata in scena a Berlino Amadeus Online Connect 2016 Emea, sesta edizione di un evento che, ricorda in apertura Petra Euler, vice president Northern, Eastern, Central&Southern Europe,“è partito nel 2011 a Monaco con 55 partecipanti e oggi ne conta quasi 260”.
Tre giorni per tracciare il futuro del settore travel ma anche per spiegare ai clienti (attuali e potenziali) quali sono le soluzioni che la It company mette sul piatto.
Intermediazione
“Il nostro obiettivo - chiarisce HolgerTaubman,senior vice president and head of global distribution è diventare la piattaforma collaborativa e connessa per tutti i travel player”.Il che significa lavorare con una serie di partner ad ampio raggio, condividendo dati e informazioni in un modo che“fino a 5 anni fa era impossibile”.
La mission è semplice: aiutare i clienti Amadeus a vendere di più. Con una consapevolezza di base:“Il 70 per cento delle prenotazioni aeree passa dall’intermediazione, che svolge ancora un ruolo fondamentale”.
Per questo motivo, spiega Bernhard Steffens, chairman of the management board di Traveltainment,“lavoriamo con le compagnie aeree per agganciare nuovi target di clientela e con i t.o. per farli diventare digitali usando le loro infrastrutture”.
Tradizionali e digitali
La formula magica è composta da tre parole: accelerare, monetizzare e merchandise.“Meno del 3 per cento delle visite a una Ota si converte in acquisto – ricorda Sébastien Gibergues, head of the leisure&online travel -: migliorare di un secondo il tempo di risposta porta ad aumentare le conversioni del 20 per cento”.
Numeri dai quali si capisce l’importanza di lavorare su digitale e tecnologia. E infatti, aggiunge citando i risultati dell’indagine ‘Online Travel 2020’, stanno nascendo nuovi modelli di business, primo tra tutti la convergenza tra Ota e motori di comparazione dei prezzi.“Una volta i campi di gioco erano definiti: le Ota hanno capito che per vendere devono lavorare sui contenuti, quindi stanno invadendo un campo tradizionalmente riservato ai t.o.”.
La sfida italiana
Non è un caso che al termine della conferenza stampa, durante la cena a cui oltre i giornalisti sono invitati anche i clienti, Francesca Benati, a.d. di Amadeus Italia, sintetizza proprio così la grande opportunità del mercato italiano:“Dare la tecnologia ai t.o.”. Tutt’altro che facile:“Il problema degli operatori è che vendono un prodotto complesso - ammette -: noi li aiutiamo a capire che oggi esistono soluzioni per fornire servizi sempre più personalizzati ma senza appiattire l’offerta, e risparmiando tempo”.
La voce delle aziende
Per esempio, si possono tagliare i tempi nella gestione del backoffice. Oppure, conferma Davide Catania, amministratore unico di Alidays invitato a Berlino,“la questione dei preventivi: ne gestiamo 90mila l’anno,senza tecnologia sarebbe impossibile”. Infatti la coda dei t.o. che bussano al campanello di Amadeus è sempre più lunga.
Accanto a lui c’è Fabio Giangrande, direttore commerciale di Albatravel (in pista per diventare cliente Amadeus):“Abbiamo 90 milioni di query al giorno e 90 server in 3 diverse service farm: la componente tecnologica è quasi la metà del business”.Tra poco, conferma Gianni Zammarchi, managing director di Easy Market,“verranno a presentarci la nuova Selling Platform:siamo molto interessati alla questione voli”. Holger Taubmann, senior vice president and head of global distribution, il padrone di casa perfetto: ha presentato la sua squadra alla platea di giornalisti