A ciascuno la sua Italia: le scelte dei tour operator
La Penisola è tra le mete del momento: ecco come gli operatori vogliono cavalcare l’onda
Tutti la chiedono e tutti la vogliono vendere: dopo anni passati in secondo piano, l’Italia sta vivendo il suo momento da protagonista. Ha gli occhi del mondo puntati addosso, raccoglie consensi dai turisti di ogni provenienza ed è tornata in auge persino tra i tour operator della Penisola.
Sembrerebbe l’inizio di una nuova età dell’oro, il riscatto italiano sulla scena del turismo internazionale e l’inizio di un ripensamento dell’offerta nostrana. Ma è davvero così? In parte sì, però qualche accorgimento.
Intanto, il panorama delle scelte degli operatori si fa piuttosto variegato: c’è chi si è attrezzato per aumentare l’offerta villaggistica, chi si orienta sulle proposte culturali e un lungo filone di operatori ha deciso di dedicarsi all’incoming. Senza dimenticare i t.o. stranieri, che in mancanza del Nord Africa hanno riversato sull’Europa del Sud voli aerei, posti letto e disponibilità economica.
Ecco dunque un catalogo dei possibili approcci a uno dei prodotti più promettenti per le prossime stagioni.
Quelli che... le spiagge
L’offerta villaggistica sulle coste italiane è sensibilmente aumentata negli ultimi due anni: la partita per l’estate 2017 è aperta e i player in campo sono di primo piano.
La nuova Valtur targata Bonomi ha vissuto “una stagione straordinaria per quanto riguarda il Tanka Village”, ha commentato il presidente Carlo Gagliardi. La scommessa è portare un piano industriale nel turismo italiano, con l’obiettivo di essere pienamente a regime con tutte le strutture entro i prossimi cinque anni.
Sardegna, Sicilia, Calabria e Puglia sono terra di conquista anche per Nicolaus: l’operatore negli ultimi anni è cresciuto in modo esponenziale e in arrivo ci sono nuovi villaggi.“Esistono trattative già concluse e operazioni in fase avanzata”, aveva dichiarato a TTG Italia il direttore commerciale Gaetano Stea.
Di pari passo Albatravel, che ha portato a casa un’estate a segno più ampliando il Mare Italia, e Best Tours: quest’ultimo ha aggiunto al Santo Stefano Resort ulteriori proposte in Puglia e Sicilia e il prossimo anno commercializzerà anche il Pollina Resort a Cefalù.
Sicilia in cima ai piani del Club Med: nel 2018 aprirà proprio a Cefalù il primo Cinque Tridenti in Europa:“Vogliamo shockarvi”, è stata la promessa di Giorgio Trivellon, sales manager del gruppo.
Quelli che... facciamo attenzione
Tutto bene quindi, si amplia l’offerta e si vende di più, puntando anche ai mercati esteri? Non proprio, o almeno con le dovute cautele. Il primo a parlare di rischio Mare Italia è stato Massimo Diana, direttore commerciale di Ota Viaggi:“Non bisogna fare la gara a chi ha più villaggi acquistando al rialzo: meglio fatturare meno, ma guadagnare di più”. Insomma: approfittare del momento va bene, ma tenendo presente che il mercato è volubile e se “ripar- tono altre destinazioni tutto potrebbe rapidamente cambiare”.
Dello stesso parere è anche Stefano Brunetti,amministratore unico di Futura Vacanze: il t.o. ha un piano di espansione che nel prossimo biennio lo porterà ad aumentare il fatturato“del 20 per cento su base annua”. Nei progetti c’è anche l’incoming, ma senza dimenticare“che è il mercato italiano a darci sicurezza: dai mercati esteri deriverà al massimo il 20 per cento del fatturato e per ora non vogliamo aumentare la percentuale”.
Quelli che... l’Incoming
Chi invece sta investendo in modo strutturato sull’incoming è Alpitour: il t.o. ha avviato un progetto per attirare turisti dalla Cina, mettendo sul piatto anche voli diretti operati dalla compagnia di casa, Neos. E i piani di sviluppo guardano lontano, con un’offerta su misura per la clientela cinese.
A buttarsi sull’inbound reinventando il proprio business è stato Turbanitalia: dopo i problemi dellaTurchia,suo storico core business,il t.o.ha avviato un progetto con il brand Time Incoming. Il piano può essere riassunto così: no al balneare, ma tour culturali e proposte esperienziali con l’obiettivo “di ricavare da questo canale il 50 per cento del fatturato”, assicura la titolare Muge Sakman.
Quelli che... l’Italia minore
L’Italia non è solo spiagge e villaggi: è questa la convinzione di Itermar, che sui gruppi registra un incremento di richieste verso i centri minori:“Al posto di Roma chiedonoViterbo,l’Umbria,Matera o l’entroterra marchigiano”,elenca la sales manager Renata Salvadori.
In definitiva, ce n’è per tutti i gusti: dal mare alla terraferma, dalle mete classiche a quelle ancora da scoprire. La partita è tutta da giocare. E i ruoli ancora da ricoprire non mancano.