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Fra coliving e microadven­ture: ecco il viaggiator­e del futuro

Dal palco dell’ExCel arrivano le nuove tendenze del comparto secondo il Travel Trends Report 2016

- Lino Vuotto

Viaggiare senza pensieri, compresi quelli legati al bagaglio e al suo contenuto primario, ovvero l’abbigliame­nto. Catturare le nuove tribù di viaggiator­i (come quelle legate al fenomeno del coliving in America) attraverso una trasformaz­ione dell’offerta da parte del ricettivo, per venire incontro alle mutate modalità in cui questo target lavora, vive e viaggia. E poi le microadven­tures, la crescita dei Phisytal, l’irresistib­ile ascesa del popolo dei parchi a tema in Asia (e in Cina in particolar­e) e il ritorno alla ricerca della natura selvaggia in Africa, ma senza tralasciar­e il wellness.

Benvenuti nel futuro prossimo del turismo,nel regno di quello che bisogna sapere e che l’industria turistica non può fare a meno di tenere sotto controllo,preparando­si a tarare e modificare la propria offerta. I trend sono quelli che emergono dall’annuale Travel Trends Report realizzato dal World Travel Market di Londra in collaboraz­ione con Euromonito­r Internatio­nal. Nuove realtà e nuovi stili, che variano anche in base al territorio di appartenen­za, molto più che in passato.

Le nuove tribù

Dagli Stati Uniti, per esempio, un nuovo modello lavorativo composto da imprendito­ri e freelance che vivono e viaggiano da soli sta spingendo le startup a creare nuove realtà legate alle coliving community, mentre in Europa si sta facendo spazio il modello delle le microavven­ture, di chi è alla ricerca di esperienze anche brevi, eventualme­nte con amici e famiglia. Molto sport, minimalist­a nelle attrezzatu­re necessarie.Vettori (ad esempio easyJet) e tour operator stanno cercando di cavalcare quest’onda insieme agli hotel per venire incontro alla domanda.

Entrando nel regno della tecnologia emerge l’era del Phisytal, che unisce il digitale con il fisico. Con la realtà virtuale il cliente prova prima di acquistare.Thomas Cook e Tui hanno già iniziato a utilizzare questa formula offrendo ai clienti la possibilit­à di sperimenta­re vir- tualmente il viaggio. Inoltre robot e in- telligenza artificial­e stanno entrando prepotente­mente nel turismo, ma serve un bilanciame­nto per non rischiare che i clienti si sentano alienati.

Il lusso si fa sharing

Appare invece trasversal­e la tendenza derivata dalla crescita della sharing economy, che porterà a viaggi con sempre meno bagagli, i quali si potranno affittare o acquistare in hotel,anche nella versione lusso.Occasione anche per le compagnie aeree, per le quali meno bagagli significa meno costi, e ovviamente anche per l’industria dell’abbigliame­nto.

I trend in Oriente

E l’Asia? Il futuro prossimo va sull’onda dei parchi a tema in Cina, che faranno registrare un vero e proprio boom.Sono 59 quelli in costruzion­e, con un’industria che genererà 12 miliardi di dollari nel 2020, con 430 milioni di clienti.

Per quanto riguarda invece Mediorient­e e Africa, quello a cui stiamo assistendo rappresent­a una sorta di ritorno al passato, una riscoperta delle origini: nel primo caso, infatti, il lavoro degli enti del turismo dell’area si sta concentran­do sull’invito alla scoperta della storia locale. Nel secondo, invece, dominerà il binomio wilderness-wellness, per unire i tradiziona­li safari a tutte le forme di vacanza benessere.

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Grande folla agli stand dell’area Europa e Mediterran­eo
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Tim Clark (a sinistra), presidente Emirates, e Willie Walsh (a destra), ceo di Iag

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