Un futuro condiviso
I presupposti per il futuro tra i due attori della filiera emergono dal palco del Biz Travel Forum
Web, minaccia e tentazione.Al BizTravel Forum, organizzato a Milano dal gruppo Uvet, sono saliti sul palco anche i tour operator, per raccontare i piani e i progetti per il futuro. L’evento “One to One @ One to Many.The Real Experience” ha visto sotto i riflettori Nardo Filippetti, presidente Eden Viaggi, Roberto Pagliara, presidente Nicolaus, Michele Serra, presidente Quality Group, e Stefano Pompili, direttore generale Veratour.A moderare il dibattito Remo Vangelista, direttore responsabile di TTG Italia.
Tanti i temi sul tavolo: dall’impatto della digitalizzazione sul business dei tour operator all’importanza dell’intermediazione e le conseguenti iniziative per le agenzie di viaggi. Un confronto che ha messo insieme diverse visioni del mercato e della ‘costruzione’ dei viaggi, ma sempre con un unico obiettivo: creare un prodotto in grado di competere nello scenario attuale del turismo.
A fare gli onori di casa Ezio Birondi,presidente di Last Minute Tour, del gruppo Uvet. Quest’ultimo, in qualità di organizzatore,è stato ovviamente al centro della due giorni del BizTravel Forum.Anche perché il presidente Luca Patané non ha fatto mistero di voler proseguire sulla strada delle acquisizioni, lasciando intendere che nuove operazioni potrebbero essere annunciate nel prossimo futuro.
Proprio durante l’evento milanese, infatti, Patané ha parlato dell’interesse del gruppo per “un player online europeo che fa dynamic packaging”. Le novità potrebbero non tardare.
“O è business sempre, o non è business mai”. È una constatazione che lascia poco spazio agli equivoci, specie se a pronunciarla è una delle voci più note sul mercato della distribuzione. Ezio Birondi, guardando dritto in faccia i tour operator ospiti ,sul palco del BizTravel Forum,chiude così“One to one @ One to Many.The real experience”, l’evento, svoltosi nei giorni scorsi a Milano, che ha visto confrontarsi quattro imprenditori del settore, con la moderazione del direttore di TTG Italia, Remo Vangelista. Nardo Filippetti, presidente Eden Viaggi, Roberto Pagliara, presidente Nicolaus, Michele Serra, presidente Quality Group, e Stefano Pompili, direttore generale Veratour: quattro modi di fare impresa,quattro modi di vedere il turismo, che però si trovano a rispondere a domande ed esigenze condivise.
I valori sul tavolo
Perchè il settore cambia, si evolve, ma le basi del mercato sono sempre le stesse: “Trasparenza e condivisione sono valori comuni - sottolinea Birondi - e la consulenza è saper dire qualcosa che sul web e sui cataloghi non c’è. Perchè non tutti i t.o. sono uguali, così come non tutte le adv lo sono”.
Caldi e sempre attuali i temi di discussione nel confronto tra i quattro tour operator, che hanno anche alzato il velo su alcuni dei progetti in campo per il 2017 dedicati alle agezie di viaggi, presenti in gran numero in platea: semplicità e trasparenza del pricing, ma anche capacità di immettere sul mercato offerte flessibili; e inoltre, l’implacabile concorrenza (e tentazione, per qualcuno) del web e la fedeltà alle adv.
Le posizioni talvolta sono parse vicine, talvolta più distanti: a partire dal prezzo, fattore che non sempre è indice di chiarezza. “Abbiamo introdotto la formula Vera Trasparenza per far orientare le agenzie di viaggi nella vendita” dice Pompili, Veratour. Ma il cliente che entra in agenzia, “non cerca solo il prezzo, vuole la consulenza” è il tasto su cui insiste Filippetti, Eden Viaggi, appoggiato da Serra che sin da subito ci tiene a differenziarsi: “Il timore della disintermediazione ha colpito tutti - ripercorre -. Noi dal canto nostro abbiamo deciso di dare alle adv materiale dinamico e complesso, puntando poprio sulla sofisticazione del prodotto e sul valore aggiunto”. Complessità di pricing “che ci mette al riparo dal vendere il nostro prodotto sulle Ota” sottolinea Pagliara, Nicolaus.
Questione da artigiani
Valore aggiunto, artigianalità e consulenza. Sono parole che tornano spesso nei sessanta minuti di incontro. “Diamo artigianalità alle agenzie attraverso il personale del booking che confeziona il prodotto che ci viene richiesto” dice ancora Pagliara e proprio sul fattore umano ritorna anche Serra: “I sistemi informatici sono ottimi esecutori, ma si fermano lì. Il plus è dato dalla professionalità del personale”. Potrebbe sembrare strano, ma anche un villaggista puro come Veratour ci mette del suo in questo ambito: “È attraverso il personale che abbiamo nei villaggi che facciamo innovazione” dice Pompili.
I piani per il 2017
Innovazione, termine molto gettonato in questi ultimi tempi.Che però spesso non sa essere comunicato nel migliore dei modi: “Abiamo lanciato l’operazione Salvavacanza” ricorda Filippetti, che poi ammette:“Ma forse non siamo stati in grado di comunicarlo bene al mercato. L’anno prossimo insisteremo ancora su questo”. Dal canto suo,il Quality Group sa “di non comunicare, ma il valore del nostro prodotto passa attraverso le agenzie.A noi interessa che l’adv, a frontedi una richiesta specifica del cliente, proponga per prima il mio prodotto”.
Per il 2017 i progetti in campo non mancano. Nicolaus ha in serbo “una app b2b che risponda alle esigenze di mobilità degli agenti di oggi e ancor più di quelli di domani”annuncia Pagliara.La promessa di Veratour guarda alle agenzie nel nome della “serietà, della trasparenza e della collaborazione”, così come lo fa Eden:“Una promessa per il futuro è il rispetto dei ruoli: noi non siamo agenti di viaggi, i clienti sono i loro”.
Pricing, flessibilità e trasparenza tra i temi toccati Al centro l’innovazione e i nuovi progetti