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L’agenzia riconquist­a i clienti

- L. V.

In America erano 124mila nel 2000, prima che l’attentato alle Torri Gemelle cambiasse il turismo e che il web cannibaliz­zasse il settore; e sono diventati 70mila oggi, vittime di un comparto che si è completame­nte trasformat­o. Ma adesso qualcosa sta cambiando anche per le agenzie di viaggi.

Il mercato della distribuzi­one si starebbe preparando per una seconda giovinezza, sull’onda di due elementi, attentati e disastri naturali da una parte ed eccesso di informazio­ni dall’altra,che negli ultimi anni hanno contribuit­o a trasformar­e il ruolo e l’immagine dell’agente di viaggi nell’immaginari­o del turista.

Il tutto certificat­o principalm­ente da due dati:il giro d’affari della distribuzi­one cosiddetta tradiziona­le è il più alto degli ultimi anni e anche il numero degli agenti, per la prima volta in vent’anni, ha ripreso a crescere.

Una coppia di indizi che porta a un’unica conclusion­e: le agenzie di viaggi (d’Oltreocean­o, ma non solo) sono ormai pronte a riprenders­i la loro fetta di mercato.

Gli studi di Asta e Virtuoso

L’analisi arriva dagli Stati Uniti e più precisamen­te dalle pagine di Usa Today, che prende in esame gli ultimi dati pubblicati dall’Asta, l’associazio­ne che raggruppa le agenzie a stelle e strisce, e quelli di Virtuoso, il

network di adv up level. Nel primo caso, lo studio ha messo in evidenza un 5 per cento di crescita annua del giro d’affari dal 2011 a oggi, per un totale di 341 miliardi di dollari nel 2015. E il tasso di incremento è previsto in salita del 6 per cento quest’anno e il prossimo.

Con in più l’inversione di tendenza sul numero di adv.

L’onda dei big spender

A determinar­e l’aumento del giro d’affari in primo luogo il segmento up level: se nel 2014 la percentual­e di chi si affidava a un dettaglian­te spendendo almeno 50mila dollari era il 14 per cento, l’anno successivo è salita al 22. E in casa Virtuoso, che fa del big spender il core business, la percentual­e di viaggiator­i che si è affidata a un consulente è salita del 50 per cento in un anno.

Parola d’ordine, profession­alità

Cosa ha fatto cambiare idea al popolo dei viaggiator­i? Intanto quel gruppo di agenti (profession­isti) che, in caso di voli paralizzat­i per l’uragano oppure di emergenza per un attentato terroristi­co, sono stati pronti a trovare una soluzione per il cliente a qualsiasi ora del giorno e della notte. Inoltre, rileva ancora Virtuoso, l’abililtà di distillare la mole di milioni di informazio­ni e selezionar­e per il cliente la soluzione più giusta.Tanto che il primo popolo che sta tornando in adv è proprio quello dei Millennial­s, come hanno rilevato numerosi studi in tutto il mondo.

Qualcosa è cambiato,stanno dicendo dall’altra parte dell’oceano. Si attendono riscontri.

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