Via libera al nuovo contratto per alberghi e tour operator
Firmato l’accordo tra associazioni e parti sociali: aumenti e flessibilità tra i punti chiave
Creare un sistema di “buona flessibilità”, uniformando al Jobs act “alcuni istituti fondamentali per il settore, come il lavoro a tempo determinato e il contratto di somministrazione a termine”. È questo uno dei punti chiave, secondo la nota inviata da Federturismo Confindustria, del Ccnl Industria Turistica siglato ieri a Roma dall’associazione di categoria insieme a Confindustria Alberghi e le parti sociali, ovvero Filcams, Fisascat e Uiltucs. Il nuovo contratto, con decorrenza primo maggio 2013, scadrà il 31 gennaio 2018.
L’accordo riguarda anche le agenzie di viaggi e i tour operator, dal momento che al tavolo delle trattative era presente anche Astoi. La delegazione datoriale era composta da Luca Battifora per Federturismo Astoi, e Giorgio Palmucci, presidente Aica.
A fare da sfondo alla firma, un periodo non semplice per il settore alberghiero e turistico, colpito come altri comparti dalla crisi economica. Proprio in base a questo, continua la nota, non viene prevista “alcuna Una Tantum, ma un adeguamento salariale di 88 euro al livello medio, di cui 6 come anticipo sui futuri aumenti contrattuali”; somma da erogarsi “in 3 tranches, di cui l’ultima a gennaio 2018”. La prima tranche, invece, sarà erogata già nel mese di novembre. Inoltre,“in considerazione del trend particolarmente negativo,per il comparto‘imprese di viaggio e turismo e congressi’ si è stabilito di introdurre una diversa decorrenza delle tranches, che tiene conto delle specifiche esigenze di tali aziende”.
Sul fronte del welfare, prosegue il comunicato,“sono stati confermati gli istituti dell’elemento di garanzia retributiva,del premio di risultato, nel contempo potenziando lo strumento dell’assistenza sanitaria integrativa”
Luca Battifora aggiunge: "“Inoltre sono state individuate importanti misure volte a migliorare la flessibilità in ingresso,ampliando il numero di lavoratori assumibili con contratto a tempo determinato e in somministrazione e riducendo l’intervallo tra più contratti a tempo determinato, dai 10/20 giorni previsti per legge a 8/15 giorni da Ccnl”.