La partita cinese di Neos
Il vettore annuncia nuovi collegamenti diretti dall’Italia verso il Paese del Dragone
Farsi promotrice del processo di avvicinamento tra Italia e Cina e colmare il vuoto di collegamenti aerei tra i due Paesi. Con questo spirito Neos presenta a Malpensa i nuovi voli che saranno operati da maggio da Malpensa verso le città di Tientsin, Shenyang, Jinan e Nanchino.
I dati a livello generale mostrano un trend di traffico tra Italia e Cina sempre in crescita (più 8 per cento di passeggeri ogni anno come incremento medio); ma, nonostante questo scenario positivo, i collegamenti aerei con il Belpaese risultano ancora in parte carenti, anche per la scarsità di voli diretti.Solo nel 2016, afferma il Servizio informazioni aeronautiche, il 52 per cento dei 220mila passeggeri in viaggio tra Milano e Shanghai ha utilizzato un volo che prevedeva uno o più scali.
L’operazione di Neos fa seguito all’esperimento fatto lo scorso anno con voli su 3 importanti hub cinesi da Roma. Il successo di quel progetto spinge ora la compagnia del Gruppo Alpitour a investire nuovamente sul mercato orientale.
“I risultati dello scorso anno ci dicono di continuare su questa via, seguendo la filosofia con cui siamo nati e cresciuti - spiega Carlo Stradiotti (a destra nella foto), amministratore delegato di Neos -.Vogliamo scommettere sulla Cina e puntiamo a diventare protagonisti dei collegamenti verso Oriente”.
Il piano di Neos si inserisce nel Progetto Cina articolato da Alpitour per incrementare l’incoming. I voli verso l’Italia, infatti, saranno venduti al mercato cinese tramite il gruppo Utour.
Il modello
Con questo piano prosegue l’evoluzione di Neos, che si sta strutturando sempre di più come compagnia di linea, abbandonando il ‘vecchio’ modello charter con cui il vettore di casa Alpitour è nato e cresciuto.
Il volo bisettimanale su Nanchino, che sarà lanciato in estate (insieme agli operativi su Tientsin, Shenyang, Jinan), non sarà stagionale ma proseguirà anche in inverno:“E stiamo già studiando un aumento delle frequenze: dal 2018 potrebbero anche diventare tre a settimana”, spiega Stradiotti. Che evidenzia:“È a tutti gli effetti un’operazione di linea. D’altronde il confine che è sempre esistito tra charter e linea è oggi sempre più labile e per certi versi ha cessato di esistere. Molte delle nostre operazioni sono partite come charter per poi stabilizzarsi come voli di linea, con alti standard qualitativi, ma anche con tutti i rischi del caso”.
Obiettivi
“Se lo scorso anno, con l’esperimento dei voli stagionali su Roma, abbiamo trasportato 10mila passeggeri dalla Cina verso l’Italia, quest’anno su Milano puntiamo a quadruplicare il risultato”. Lupo Rattazzi (a sinistra nella foto), presidente di Neos, snocciola i numeri dell’operazione cinese.
“Puntiamo al traffico incoming ma anche outgoing, dall’Italia verso la Cina. E siamo sicuri che intercetteremo non solo passeggeri leisure, ma anche business”.
I biglietti Neos saranno venduti in Cina da Utour, tour operator che vanta una rete di vendita di oltre 3mila agenzie di viaggi e che nel 2016 ha inserito in database 1, 5 milioni di clienti.
“Il trend di crescita dei flussi verso l’Europa sta rallentando perché mancano i collegamenti diretti - aggiunge Wang Chunfeng, vice presidente del Gruppo Utour -.Questa operazione è fondamentale per tornare a crescere, offriamo un servizio nuovo e il mercato sta già reagendo positivamente alla proposta”.