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Il prezzo del low cost

Parte il piano di rilancio, ma resta l’incognita relativa ai finanziame­nti

- Rita Pucci

Alitalia annuncia i dettagli del progetto di rilancio. Ma restano ancora le incognite su finanziame­nti e tagli

Prospettiv­e low cost, riduzioni pesanti dei costi, un ritorno all’utile entro la fine del 2019 e nuove iniziative commercial­i.

I punti cardine del piano di Alitalia per ritornare a volare alto sono scritti nero su bianco nel fascicolo da 150 pagine che l’amministra­tore delegato Cramer Ball ha stilato. Ma la sua realizzazi­one è tutta una corsa a ostacoli. Primo tra tutti, trovare le risorse finanziari­e necessarie al suo compimento. In secondo luogo, l’accettazio­ne da parte delle parti sociali di un piano che preveda una forte riduzione della forza lavoro e degli stipendi. In terzo luogo, l’agguerrita competizio­ne con il mondo low cost, sempre pronto ad aggredire il mercato e a subentrare con velocità negli spazi lasciati vuoti dalle major.

La nuova offerta a corto raggio

Ed è proprio per reagire a questo fenomeno che Alitalia deve prepararsi a rivoluzion­are il proprio business model. Sulla carta, le prospettiv­e prevedono che gli aeromobili di corto e medio raggio voleranno di più e offriranno più posti. E verrà drasticame­nte ridotto di circa 20 aeromobili il parco macchine narrow body. Insieme all’efficienta­mento, verrà avviato un nuovo servizio di buy on board per cibi e bevande e rafforzato il sistema di ancillary,relativo a scelta del posto, del bagaglio in stiva e il priority boarding.

“Le misure sono necessarie per garantire la sostenibil­ità a lungo termine di Alitalia - prosegue Ball - raggiungen­do la giusta dimensione e la giusta organizzaz­ione soprattutt­o nelle rotte a breve e medio raggio”. Se tutto questo non avverrà, il solo effetto è che “se non saremo in grado di competere in Italia e in Europa con le low cost, saremo destinati a perdere passeggeri anche sulle rotte interconti­nentali.Alternativ­e sempliceme­nte non ci sono”.

Per quanto riguarda le tratte a lunga gittata, invece, verranno effettuate su un modello di business full service, pur mantenendo “alta l’attenzione su costi ed efficienza”. In particolar­e, verranno riconfigur­ati tutti gli A330 e rivisto il sistema di intratteni­mento di bordo dei B777. Sul fronte network Alitalia prevede di incrementa­re il numero di voli verso le Americhe, rivedendo le proprie attuali posizioni e ampliando la rete.Anche su questo fronte, però, pesano delle incognite, poiché il vettore fa ancora parte della joint venture transatlan­tica che include anche Air France-Klm e Delta Air Lines e limita di fatto l’espansione negli States.

Rinegoziaz­ione dei contratti

Oltre all’avvio delle operazioni low cost, il secondo punto del progetto di rinascita di Alitalia guarda alla riduzione dei costi e all’aumento della redditivit­à. Se da un lato verrà ridotta la flotta a corto e medio raggio di circa 20 aeromobili, contestual­mente verrà rimessa mano ai contratti con numerosi fornitori, per “avvicinare i costi a livelli paragonabi­li a quelli dei concorrent­i”, si legge nella nota ufficiale diffusa da Az.

Le rinegoziaz­ioni sono già in corso e stanno riguardand­o il leasing aereo, i gds, il catering e i servizi di assistenza a terra e in aeroporto.Accanto a questo, verranno sviluppate nuove iniziative commercial­i sfruttando gli investimen­ti in tecnologia,che negli ultimi due anni sono stati pari a 200 milioni di euro:“Ci consentira­nno di sviluppare nuove modalità e canali di vendita, contribuen­do alla crescita dei ricavi del 30 per cento entro il 2019 - dichiara Ball -.I clienti che gestiscono i loro viaggi dal proprio device crescono sempre di più, con un 20 per cento che ricorre all’online”. E l’obiettivo è quello di portare tale quota al 50 per centoLe novità di Alitalia potrebbero quindi non essere finite qui. Ora resta l’incognita sul finanziame­nto del progetto.

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 ??  ?? “Alternativ­e non ce ne sono”: sono queste le parole del’a.d. Alitalia Cramer Ball nel commentare il piano che punta a rilanciare la compagnia Le alternativ­e.
“Alternativ­e non ce ne sono”: sono queste le parole del’a.d. Alitalia Cramer Ball nel commentare il piano che punta a rilanciare la compagnia Le alternativ­e.

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