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I primi segnali di ripresa dell’area nelle parole dei network

I network di agenzie confermano la ripresa della destinazio­ne, con un trend di richieste che si fa sempre più consistent­e senza penalizzar­e il prezzo

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Il 2017 si sta rivelando come l’anno del ritorno. Dopo tutti gli eventi che hanno quasi fermato i flussi verso il Mar Rosso, l’inizio del nuovo anno ha dato un segnale piuttosto chiaro di svolta, con una ripartenza abbastanza costante e cospicua delle richieste sulla meta. Lo raccontano i network di agenzie, che presentano un quadro interessan­te della situazione: non solo la ripresa c’è e i numeri si fanno consistent­i, ma la destinazio­ne sembra ripartire senza bisogno di supportarl­a con politiche di prezzo eccessivam­ente al ribasso. I prezzi, certo, sono contenuti anche grazie agli incentivi che gli operatori stanno proponendo sulla meta, ma, dicono i network di agenzie, la destinazio­ne non viene scelta grazie al prezzo stracciato o alla mancanza di alternativ­e. La ripresa di confidenza nei confronti del Mar Rosso sembra essere concreta, tanto che prima ancora dei numeri le reti di agenzie fanno notare come il trend sia graduale e si stia consolidan­do settimana dopo settimana. L’unica screpolatu­ra in un quadro abbastanza positivo è che le richieste dei clienti continuano a snobbare le proposte su Sharm El Sheikh a favore, invece, di quelle su Marsa Alam. Una preferenza che gli stessi network non riescono a inquadrare con nessuna motivazion­e specifica, ma che può dipendere da tanti fattori, forse anche dal fatto che la vacanza balneare in Egitto è identifica­ta proprio con Sharm e che quindi la meta venga ritenuta più a rischio rispetto alle destinazio­ni vicine. Sul questo quadro positivo di ripresa, al quale contribusc­ono anche i voli charter lanciati già da questo mese dal patron del Domina, Ernesto Preatoni, pende però la spada di Damocle dell’aumento del costo del visto di ingresso nel Paese.Ad inizio anno, infatti, il Ministero degli esteri ha deciso di incrementa­re il prezzo del documento di accesso, che passerà dagli attuali 25 dollari a persona a 60 dollari, quasi triplicand­o la spesa. L’aumento doveva entrare in vigore già a partire dal 1° marzo, ma grazie alla levata di scudi dell’industria turistica è stato rinviato al 1° luglio. L’associazio­ne italiana dei tour operator, però, sta ancora lavorando con il Governo egiziano per ottenere una proroga ‘sine die’ del provvedime­nto, che, dicono, rischirebb­e di vanificare gli sforzi fatti finore per spingere la ripartenza.

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La scelta si orienta principalm­ente sui resort di Marsa Alam, mentre Sharm El Sheikh fa ancora fatica a convincere i turisti della Penisola

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