Così l’Egitto rialza la testa
Il prossimo passo sarà quello del visto elettronico, “un nuovo valore aggiunto che favorirà ulteriormente gli ingressi turistici nel Paese”, spiega il chairman dell’Ente del turismo egiziano Hisham El Demery,in Italia insieme al ministro del Turismo Yahia Rashed per incontrare l’industria turistica della Penisola e mettere altri tasselli al processo di rilancio della destinazione.
L’inversione di tendenza in atto
Mancano ancora i dettagli sulle tempistiche di avvio dell’operazione eVisa, che dovrebbe comunque vedere la luce entro breve, ma quello che appare certo è che l’inversione di tendenza sui flussi verso il Mar Rosso, in particolare, e verso tutto il Paese sia pienamente in atto.
Da parte del ministro c’è grande fiducia:“Vogliamo che gli italiani sappiano che i turisti stanno tornando da tutte le parti del mondo”. E aggiunge:“Il governo americano ha dichiarato che l’Egitto è una destinazione sicura: questo rappresenta un segnale importante,uno dei tanti che ci spinge a essere fiduciosi su un ritorno degli italiani a Sharm el Sheikh”.
I numeri parlano di un 2016 con 130mila arrivi italiani, con un’alta concentrazione a partire da fine anno,vero segnale della ripresa,confermata poi dai dati di gennaio e febbraio.“C’è una forte relazione tra i nostri due Paesi - aggiunge ancora Yahia Rashed - e non dobbiamo dimenticare che gli italiani sono stati i pionieri nel turismo in molte aree dell’Egitto. Siamo convinti che possa ritornare tra i primi due mercati di riferimento per noi”.
Lo conferma anche il direttore dell’Ente egiziano del Turismo in Italia, Emad Fathy Abdalla, che sende ancra più nel dettaglio delle cifre:“Negli ultimi mesi, infatti, abbiamo registrato un aumento del flusso turistico dal Belpaese verso l’Egitto - dichiara -. Nel periodo di Natale abbiamo accolto il 19 per cento in più di turisti rispetto a dicembre 2015”. I dati continuano ad essere incoraggianti anche nel 2017,“tanto che a febbraio abbiamo avuto un incremento del 26 per cento rispetto allo stesso periodo del 2016. Siamo fiduciosi che questi segnali positivi possano incoraggiare anche gli operatori a continuare ad investire nel Paese, come hanno di recente ripreso a fare”. E per il 2017, le stime sono ben chiare:“Prevediamo 8 milioni di turisti da tutto il mondo” dice infatti Abdalla.
Focus su marketing e promozione
A supportare questa tendenza, dalla seconda metà di aprile partirà la campagna di marketing “che prevede affissioni, cartellonistica, il coinvolgimento di TV e media, con l’obiettivo di far capire agli italiani che Sharm è un posto sicuro”sottolinea il ministro. Operazione che fa seguito a un incisivo impegno di “miglioramento della qualità dell’offerta - evidenzia il chairman El Demery -, attuato anche grazie al supporto del Governo: ci sono ben 12 ministeri che stanno lavorando congiuntamente, perché per noi il turismo è industria a tutti gli effetti e tutti gli sforzi devono convergere sulla stessa rotta”.
Impegno che si traduce anche nel continuo appoggio ai tour operator italiani e nella prosecuzione degli incentivi per i voli,“sia alle compagnie charter - conclude il chairmain - sia a quelle low cost. Il turismo è cambiato e dobbiamo parlare la lingua del mercato: pensare in ottica b2b, per noi fondamentale, e b2c”.