Voglia di tour operating
Sempre più compagnie aeree offrono pacchetti vacanza completi. E anche in questo settore, in prima linea ci sono le low cost
La nuova frontiera delle compagnie aeree si chiama pacchetti vacanza. E non pacchetti commercializzati da partner terzi, bensì firmati con lo stesso nome della compagnia. Come nel caso di Ryanair Holidays, che da qualche giorno è sbarcato anche in Italia; o di Eurowings Holidays, che ha visto il suo debutto all’ultima edizione dell’Itb di Berlino; o della ‘Collection’ di viaggi di lusso firmata Air France. Un nuovo modo per differenziare il proprio business e per guardare in un certo qual modo alle agenzie di viaggi, offrendo un prodotto preconfezionato, pronto da rivendere. Che, inutile dirlo, va ad affollare l’arena dei tour operator.
I pacchetti vacanza in versione low cost
Il caso della low cost di Michael O’Leary ha creato molto rumore, anche per via della falsa partenza dei mesi scorsi, a seguito di un hackeraggio subito dalla piattaforma poco dopo il debutto sui mercati internazionali. Ma ora l’assetto è stato rivisto, il partner scelto da Ryanair è nuovo - si tratta degli svizzeri di Hlx, tra l’altro gli stessi fornitori di Lufthansa Holidays - e i pacchetti volo+vacanza sono pronti per conquistare il mercato tricolore.
La low cost di O’Leary, però, non è stata l’unica ad averci pensato. Qualche mese fa, infatti, in occasione dell’evento berlinese, Eurowings ha dato il‘ la’ alla medesima operazione, svelando i dettagli della sua EurowingsH oli days. Stesso concetto, la vacanza tutto incluso con volo ovviamente in omonima livrea e a basso costo,ma con un plus rispetto alla concorrente irlandese. Se la compagnia dell’arpa gialla può attualmente offrire solo pacchetti vacanza in Europa,o comunque a medio raggio nelle destinazioni coperte dal network, Eurowings,dat ala flotta long haul di cui dispone, aggiunge offerte a basso costo anche su destinazioni esotiche come Caraibi, Sudafrica, T ai lan dia o Stati Uniti. E i numeri a cui guarda sono di tutto rispetto: entro il 2019 Eurowings Holidays punta infatti a movimentare 120mila passeggeri”.
Come funziona il prodotto
Alla base, il medesimo concetto: l’accordo con un portale specializzato nel dynamic packaging, l’assemblaggio dell’offerta volo con quella alberghiera nel portafoglio della piattaforma partner e il mantenimento di prezzi contenuti. La differenza la si coglie nei fornitori e nei numeri, in sostanza. Ryanair Holidays ha scelto Hlx,Ota svizzera che fornisce il medesimo servizio anche per altri competitor, come Lufthansa, airberlin o SunExpress. E l’offerta complessiva, stando ai numeri ufficiali,è pari a 20mila offerte in 200 destinazioni.
Per quanto concerne,invece, Eurowings,il fornitore si chiamaTropo,le mete totali so- no 160 e la scelta alberghiera si può effettuare tra 14mila strutture. Eurowings ha lanciato il servizio Holidays all’interno di un programma complessivo battezzato ‘MakeMyWay’, che, nelle parole di Oliver Wagner, chief executive della compagnia, si configura come“uno strumento per mettere il passeggero al centro della nostra azione”.Un piano che ricorda molto quell’‘Always getting better’ lanciato solo poco tempo fa dal competitor irlandese.
Offerte di lusso in livrea francese
Di tutt’altro stampo, invece la vacanza proposta da Air France. Si chiama ‘La collection Air France’ e, al pari dei player low cost,non offre soltanto voli, ma veri e propri pacchetti di viaggio.A differenza loro, però, il programma Air France lo fa solo per gli iscritti alla community, grazie all’intesa che il vettore ha siglato con Perfectstay, startup francese nata dall’intuizione di due manager ex Lastminute.com. Perfectstay punta a guadagnare quote nel settore delle vendite private,sulla scia di altri player del calibro di VoyagePrivé o VeryChic (ora entrato nell’orbita Accor). Il tutto funziona con la disponibilità sul portale di Air France della propria piattaforma di vendita pacchetti, accessibile solo attraverso accredito personale.
Modello ancora differente quello lanciato da easyJet. La compagnia britannica guidata da Carolyn McCall da ormai diverse stagioni ha all’attivo il t.o. easyJet Holidays, che opera tramite Hotelopia Holidays con licenza spagnola ed è basato a Palma de Mallorca. Nei giorni scorsi, però, il business della vacanza ha visto un ulteriore sviluppo per i britannici di easyJet: alla formula pacchetto, infatti, la low cost affianca ora la soluzione tour guidati a destinazione, grazie all’intesa siglata con GetYourGuide. In quest’ultimo caso, il cliente easyJet ha la possibilità di prenotare tour e attività in loco, la cui offerta viene segnalata solo una volta che è stato effettuato l’acquisto del biglietto aereo. Ma in Gran Bretagna la lista dei player che hanno affiancato, e ormai da tempo, il business dell’all inclusive a quello dei voli è piuttosto lunga: oltremanica è ben avviato il business di Jet2 Holidays (con licenza britannica), oltre a quello di Monarch, che con il modello integrato di Monarch Travel Group dà del filo da torcere a grandi nomi del calibro di Tui o Thomas Cook. Dal Golfo Etihad ed Emirates da diverse stagioni operano nel settore dei pacchetti vacanza, ma tra gli altri big europei anche Lufthansa, grazie all’intesa con Hlx, ha il proprio portale di booking di viaggi, al pari di Delta o United Vacation negli Stati Uniti.
Aumentano i player che investono sui soggiorni Il Regno Unito è pioniere per il segmento