UN MANIFESTO PER IL TURISMO
Una sfida alle istituzioni, l’ingresso su un campo inesplorato. Ryanair vara un vero ‘progetto’ per far decollare il turismo nel Vecchio Continente. Secondo Kenny Jacobs, chief marketing officer del vettore, bastano 5 semplici mosse per arrivare, nel 2018, a far segnare un +10 per cento di arrivi in Europa, contro il +4 previsto, e per creare 2 milioni di nuovi posti di lavoro. Il vettore irlandese porta ovviamente acqua al suo mulino, anche se nell’elenco delle azioni non prevede solo e soltanto facilitazioni per le compagnie low fare. Secondo Jacobs, infatti, per far crescere il turismo in Europa si deve: diminuire i costi aeroportuali e rimuovere le tasse sui voli a corto raggio nel Continente; costruire più hotel, per contrastare la carenza di strutture ricettive, che porta ad un rialzo dei prezzi; migliorare il marketing delle destinazioni europee per incoraggiare i cittadini europei a trascorrere le proprie vacanze in Europa; sviluppare nuove destinazioni regionali, ad esempio nel Sud Italia e nel Nord della Spagna; sviluppare il turismo durante tutto l’anno, soprattutto con city break nei periodi di bassa stagione. La sostanza del discorso sembra essere una sorta di sfida alle destinazioni e ai governi europei.“Circa 130 milioni di persone voleranno con Ryanair in Europa quest’anno e abbiamo sperimentato in prima persona come l’aviazione low cost possa portare a un incremento del turismo e alla creazione di posti di lavoro - dice Jacobs -. Questo ‘effetto Ryanair’ ha già prodotto profitti per molte aree in Europa. L’aviazione può rafforzare ulteriormente il turismo elevando il profilo di destinazioni meno conosciute”.