Dentro la notizia
Una stagione da ricordare, di grandi opportunità e di scommesse audaci, a un passo dall’essere vinte. È questa l’estate 2017 per gli operatori incoming della Penisola, che tratteggiano l’andamento delle prenotazioni con tinte brillanti, pur non nascondendo il perdurare di alcune criticità, legate soprattutto alla congiuntura economica.
È Mally Mamberto, titolare di Mamberto Viaggi e presidente del consorzio Incoming
Italia, ad azzardare le prime previsioni di chiusura della stagione, che si attesteranno “intorno al +5-6 per cento”, spiega. Per poi aggiungere, con una punta di delusione:“Avremmo potuto fare di più, ma il terremoto ci ha imposto uno stop”.
Lo scenario è “assolutamente positivo” anche per Umberto Brini, sales manager di Florencetown, che registra “tutti i trend in rialzo, con prenotazioni in crescita su ogni prodotto e segmento”.
Sold out
A viaggiare addirittura verso il sold out, le Regioni che avevano già dominato le classifiche in advance booking: Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Quest’ultima, in particolare, ha tutte le carte in regola per conquistare lo scettro di regina dell’estate italiana.
“Dalle prime anticipazioni spiega Gian Mario Pileri, presidente Fiavet Sardegna -, la Regione dovrebbe registrare, anche quest’anno, una crescita degli ar- rivi intorno al +13 per cento, andando finalmente a riequilibrare ciò che aveva perso nel quinquennio precedente al 2016”.
Tra le ragioni principali del ritorno dell’isola sulle mappe del turismo europeo,“l’incremento di rotte straniere sugli aeroporti di Cagliari e Olbia”motiva Pileri, ma anche un’inedita situazione di competitività con le coste spagnole, che, secondo Antonio Mangia, presidente di Aeroviaggi,“hanno alzato i prezzi, permettendo alla Sardegna, e, più in generale, al mare Italia, di intercettare nuovi flussi”.
Tra i mercati più performanti, gli Stati Uniti,“tornati ad interessarsi all’Italia - rileva Brini -, permettendoci di raccogliere ottimi riscontri anche da un target medio-alto”. I mercati tradizionali, come Germania, Francia e anche la Gran Bretagna dell’era Brexit, non hanno deluso le aspettative, ma sono i bacini orientali ad aver piacevolmente sorpreso gli operatori.
“Stiamo riscontrando interessi crescenti da parte dei mercati asiatici - spiega Chiara Gigliotti, general manager di Carrani
Tours -, soprattutto Cina, Indonesia e Singapore, ma anche il Medioriente ha ripreso a viaggiare, senza dimenticare il ritorno del mercato russo”.
I motivi del successo
La percezione della sicurezza,che muove i fili degli arrivi internazionali, è anche la leva principale del record di prenotazioni da parte del turismo domestico.“Se siamo vicini al tutto esaurito sulle coste del Sud - spiega ancora il presidente di Aeroviaggi -, è soprattutto grazie al turismo domestico, che ha subito un forte incremento”.
Gli italiani prenotano e decidono di viaggiare all’interno dei confini, sia perché si sentono più sicuri, sia perché la capacità di spesa di questo mercato è sempre più ridotta.“La vacanza lunga per gli italiani è ormai scomparsa - spiega
Gino Acampora, managing director di Acampora Travel -: le richieste sono tante ma i tempi di soggiorno si accorciano e le prenotazioni di 7-14 giorni sono un ricordo sempre più lontano”. È anche per questo motivo che,secondo Mamberto, spesso gli italiani scelgono le crociere,“che sono le vere competitor della nostra industria alberghiera”.
Non resta che “soddisfare la domanda in incremento - continua la titolare di Mamberto Viaggi - con promozioni, offerte speciali e soluzioni di soggiorno più brevi”.