Marsiglia, la nuova Francia Scommessa mediterranea
La città, seconda per dimensioni dopo Parigi, sta vivendo una forte apertura verso il turismo
Con 5.979 camere d’albergo, 2.252 delle quali in categoria up level, Marsiglia cerca la sua strada per il turismo, puntando su alcuni asset fondamentali: il patrimonio storico coniugato con la modernità e il suo ruolo di capitale mediterranea della Francia.
La città, infatti, è non solo la più antica del Paee, ma è seconda solo a Parigi per numero di abitanti.
Una delle più preziose mete della Provenza, ha ben ventisei secoli di storia oltre ad un ambiente che vede fondersi mare e città,con un intrigante mixture di quartieri tradizionali e architettura moderna.
Moderno e antico
Il vecchio porto può sicuramente dirsi l’attrazione principale della città, anche se antichissimo non è, essendo stato completamente ristrutturato e ripensato nel 2013, anno in cui Marsiglia è stata anche Capitale Europea della Cultura, da una delle grandi archistar del mondo, Norman Foster.
L’architetto ha reso splendente il porto, installando sulla pensilina portuale un enorme specchio, che è diventato il regno delle fotografie per i turisti in città.
Il 2013 è stato il vero anno della svolta per la città, che ha ridisegnato non solo la sua urbanistica, ma anche il suo ruolo nel Paese, imponendosi come soggetto capace di trasformare il suo animo multiculturale in motore attivo e positivo di attrazione turistica. Ne è testimonianza l’apertura di 8 nuovi luoghi culturali in città, tra cui il Mucem - Museo delle Civiltà Europee e del Mediterraneo.
A Marsiglia questo affascina: il continuo passaggio dal moderno all’antico, dal classico al minimal e dall’elegante al grintoso. I quartieri tradizionali della città vecchia si confondo con l’architettura moderna di alcuni palazzoni direttamente affacciati al mare.Tuttavia nulla stona, ma tutto pare completarsi. Marsiglia è veramente una città da vivere, da scoprire senza fretta.
Il patrimonio culturale
A Marsiglia anche le chiese sono un gioiello prezioso a cui concedere una visita. La Cattedrale Notre Dame de la Garde protegge i marsigliesi dal 1860,e dalla sua torre più alta permette una vista a 360 gradi della città e dei comuni liminaturali trofi. L’Abbazia di San Vittore è probabilmente una delle strutture più imponenti del centro città,sulla riva Sud di Marsiglia e a pochi passi dalla rue Canebière, la principale passeggiata marsigliese, che attraversa tutto il centro città. Il suo nome,‘Canebière’, deriva da ‘Canebe’, ossia ‘canapa’ in italiano, perchè è proprio qui che, sin dal Medioevo, si sono sempre ritrovati gli storici venditori di corde fatte a mano, una delle produzioni artigianali per cui Marsiglia è famosa.
Il sapone
È forse la produzione più famosa del territorio: il ‘Sapone di Marsiglia’ ancora oggi è sinonimo di grande qualità.Anche se l’incidenza economica non è più quella della metà del ‘900, sicuramente la produzione del sapone con materie resta uno dei più interessanti asset per la città, anche dal punto di vista turistico. È possibile, infatti, visitare gli stabilimenti artigianali e, ovviamente, il sapone è uno dei più gettonati souvenir di un viaggio a Marsiglia.
Fra street art e antica Grecia
Quartiere molto caratteristico di Marsiglia anche quello dedicato alla street art, di cui protagonista è Cours Julien, sicuramente viale più colorato di tutta la città.
E proprio da Cours Julien è facile tornare al contrasto fra passato e presente. Perché al suo fianco sorge il più antico quartiere di Marsiglia, che affonda le sue radici nel 600 A.C., il quartiere ‘Panier’. Per raggiungerlo, è d’obbligo una visita anche al tradizionale mercato del pesce, sempre affacciato al vecchio porto. Gli stretti vicoli di Cours Julien sono lastricati e pieni di charme, oltre che di colori pastello come tipico per la Costa Azzurra.
Imponente e maestoso fa la sua apparizione anche l’edificio più antico di tutta Marsiglia: l’Hotel de Cabre che, curiosità, nel 1954 venne letteralmente fatto girare su se stesso. Era infatti rimasto l’unico edificio integro dopo la distruzione operata dai tedeschi sul finire della Seconda guerra mondiale. Proprio per questo motivo, quindi, sulle pareti dell’Hotel de Cabre, ancora oggi può leggersi ‘Rue Bonneterie’ nonostante al momento la struttura alberghiera si trovi in Grand Rue.