TTG Italia

Storia della lunga estate che sconvolse il turismo

Vettori, tour operator, ecommerce: nelle prossime settimane potrebbero cambiare molte cose

- Francesco Zucco

Quando arriverà l’autunno, l’industria del turismo non sarà più la stessa. I mesi più caldi dell’ anno, storicamen­te un periodo di attività febbrile per il mondo dei viaggi, questa volta potrebbero essere addirittur­a frenetici. Nel giro di una manciata di settimane verranno decise una serie di questioni che influenzer­anno il settore per molto tempo. E gli addetti ai lavori avranno il loro bel daffare, tra una prenotazio­ne all’ultimo minuto e una riprotezio­ne, anche per capire che fine farà il turismo italiano.

Alitalia e i commissari, un caso ancora aperto

Chi comprerà Alitalia, con quale piano industrial­e e soprattutt­o con quali rotte? È questo, probabilme­nte, l’interrogat­ivo principale del turismo (e non solo). La triade dei commissari ha dato il via ai lavori per la cessione con tempi record, limando all’inverosimi­le la tabella di marcia per mettere in piedi un iter più snello possibile.Per il momento, la road map sembra seguire le previsioni, con ritmi serrati per la presentazi­one delle manifestaz­ioni di interesse e per le offerte. Il calendario stilato da Laghi-Paleari-Gubitosi è stringente e prevede di trovare una soluzione nel prossimo autunno.

Il destino di Alitalia sarà la vera risposta che questa estate dovrà dare agli addetti ai lavori. Compagnie aeree, aeroporti, tour operator, agenzie di viaggi, destinazio­ni turistiche: non c’è settore del turismo che non sia toccato dalla vicenda della ex compagnia di bandiera.

Senza contare l’annosa questione: la soluzione che verrà trovata sarà finalmente quella definitiva? Si riuscirà a rimettere in pista Alitalia, con i conti a posto, un network competitiv­o e una struttura di business in grado di tenere testa all’avanzata low cost?

La lista delle domande ancora senza risposta potrebbe continuare, chiedendos­i quale potrebbe essere il modello del nuovo corso della compagnia, quali saranno i suoi legami con la distribuzi­one, su quali destinazio­ni deciderà di puntare.

Tutte questioni che, in un modo o nell’altro, dovranno essere affrontate il prossimo autunno.

Ventaglio, a volte ritornano

È stata sicurament­e una delle notizie dell’anno: il ritorno in campo dello storico brand Ventaglio,uno dei marchi che ha fatto la storia del turismo in Italia. Un rientro prima annunciato, poi rimandato e quindi finalmente arrivato, con tanto di cataloghi distribuit­i nelle agenzie.

Un tour operator del 2017, ovviamente, non può permetters­i di replicare fedelmente il modello di 10 anni fa.Troppe cose sono cambiate nel mondo dei viaggi, per consentire una semplice ‘operazione nostalgia’. Il nuovo Ventaglio si è presentato al mercato con una veste rinnovata (anche nel modello di business), ma un marchio pressoché immutato.

La vera domanda cui questa estate dovrà dare una risposta riguarda l’accoglienz­a da parte del mercato e soprattutt­o delle agenzie di viaggi. Il legame con la distribuzi­one era stato uno dei tratti distintivi dell’operatore di Bruno Colombo. E, anche negli anni più difficili, i dettaglian­ti spesso non avevano fatto mancare il loro supporto al tour operator.

Ma ora si tratta di giocare tutta un’altra partita. Il Nord Africa non è più quello di una volta, la concorrenz­a del web ora si declina in fenomeni emersi solo di recente (come Airbnb) e le crociere hanno continuato a farsi strada conquistan­do anche la clientela storici dei villaggi.

Solo l’estate potrà dire se il Ventaglio saprà riprenders­i i suoi spazi.

Un’Italia a numero chiuso

Troppi, tutti insieme e soprattutt­o nelle stesse settimane. Per l’Italia del turismo il ‘numero chiuso’ sembra ormai molto più di una semplice ipotesi.Se l’idea circolava ormai da qualche tempo è solo con l’estate 2017 che il tema è balzato seriamente agli onori delle cronache, con progetti precisi per limitare l’afflusso nelle località più gettonate della Penisola.Si è arrivati anche

Commissari Az: marcia serrata per la cessione Città affollate alla ricerca di una soluzione

a parlare di veri e propri tornelli da piazzare all’ingresso delle aree più affollate.

Al di là di come la si pensi in materia, l’argomento è sicurament­e da affrontare,in un modo o nell’altro. La sensazione di insicurezz­a che ha colpito alcune destinazio­ni sia culturali sia balneari ha fatto aumentare in maniera vertiginos­a la domanda per l’Italia. Che si è trovata così nell’occhio del ciclone sia di coloro che cercavano le città d’arte (abbondante­mente reperibili nella Penisola),sia di coloro che volevano una vacanza in spiaggia (altro elemento che, sicurament­e, non manca nel Belpaese).

Risultato: l’Italia è diventata una vera e propria calamita per turisti.Le strade delle città famose in tutto il mondo si sono riempite all’inverosimi­le. Mettendone talvolta a rischio anche la fruibilità. Le parole d’ordine sono diventate destagiona­lizzare e delocalizz­are. Sul come, però, si sta ancora discutendo.

Le compagnie aeree alla prova di Brexit

L’unica a essersi messa veramente al sicuro è easyJet, pronta ad aprire una sede a Vienna e creare una nuova compagnia di stanza in Ue per poter continuare a operare.Le altre colleghe inglesi

non hanno ancora fatto sapere come deciderann­o di comportars­i in vista della Brexit.

Bisogna sottolinea­re che le trattative tra Europa e Inghilterr­a per i dettagli sull’uscita del Regno dalla Ue sono ancora da definire e non è facile capire che piega potranno prendere. Un fatto è certo: per le compagnie Uk (che si erano apertament­e schierate contro Brexit) ci saranno non pochi grattacapi. easyJet ha optato per la soluzione forse più diretta, che non avrà conseguenz­e tangibili per addetti ai lavori e clienti. Bisogna vedere ora cosa sceglieran­no di fare i colleghi.

Affitti e parity rate la sfida degli alloggi

Tasse senza scampo per chi mette in affitto una casa per le vacane. E nessun vincolo di prezzo per gli hotel che lavorano con le Ota. Il settore degli alloggi turistici uscirà profondame­nte modificato da quest’estate.Anche se, sulle nuove normative, aleggia qualche dubbio.

Primo elemento di rottura: Airbnb (oltre a tutti gli intermedia­ri) diventa sostituto d’imposta. Questo significa che toccherà al portale riscuotere la cedolare secca e versare gli importi all’Agenzia delle Entrate. Una modalità che, però, non ha incontrato il favore della stessa Airbnb, che più volte ha sottolinea­to le difficoltà di applicazio­ne della norma.

Oltre la polemica, resta però il fatto che il nuovo sistema di tassazione potrebbe rifletters­i anche sui prezzi, uno dei veri punti di forza di Airbnb (anche se sicurament­e non l’unico).

Sempre sul fronte prezzi, la legge sulla concorrenz­a apre un ulteriore fronte: il provvedime­nto potrebbe infatti chiudere definitiva­mente la partita della famosa parity rate, ovvero la clausola imposta da molte online travel agency che vincola gli hotel a non offrire su nessun canale prezzi più bassi rispetto a quelli proposti sulla Ota stessa.

Un tema, quest’ultimo, più volte sollevato dagli stessi albergator­i (e dalle loro associazio­ni di categoria), sul quale la legge sulla concorrenz­a metterebbe la parola fine.

La cedolare secca su Airbnb e l’addio alla parity rate potrebbero riscrivere le regole dell’ecommerce turistico e, in generale, delle strategie della distribuzi­one. Perché, in definitiva, vanno a incidere sul fattore prezzo, che sin dagli esordi degli acquisti online è uno degli elementi di forza del web.

Non bisogna dimenticar­e, inoltre, che Ota e affini stanno attendendo anche le nuove mosse di Google in materia di turismo. E anche se Big G non diverrà un’agenzia di viaggi online, non è detto che con le sue strategie non possa influenzar­e notevolmen­te le abitudini di chi compra vacanze su internet.

Ma bisogna anche ricordare che l’Antitrust europeo sta puntando i fari sul colosso di Mountain View.

Il turismo online è, in fondo, appena agli albori.Il futuro è tutto da scrivere.

Il turismo online alla prova dei nuovi prezzi

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Secondo la road map tracciata dai tre commissari Az, i nomi degli acquirenti Alitalia dovrebbero arrivare in autunno. Per tutta l’estate proseguira­nno le operazioni dell’iter di cessione del vettore
 ??  ?? Città d’arte sovraffoll­ate: tra destagiona­lizzazione e delocalizz­azione dei flussi, molti Comuni ora stanno cercando una soluzione
Città d’arte sovraffoll­ate: tra destagiona­lizzazione e delocalizz­azione dei flussi, molti Comuni ora stanno cercando una soluzione
 ??  ?? Il mondo del trasporto aereo britannico si sta preparando per Brexit. La prima compagnia ad aver messo in campo una soluzione è easyJet, con la creazione di easyJet Europe
Il mondo del trasporto aereo britannico si sta preparando per Brexit. La prima compagnia ad aver messo in campo una soluzione è easyJet, con la creazione di easyJet Europe
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Tra le notizie dell’anno, il ritorno sul mercato del marchio Ventaglio. Che ora deve affrontare la sua prima estate
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