Bleisure targato Club Med: quando il turismo è welfare
Il t.o. presenta uno studio dedicato ai legami tra viaggi di lavoro e leisure
Il segmento incentive potrebbe diventare la nuova frontiera dei piani di welfare delle aziende. Secondo un’indagine commissionata da Club Med, infatti, il bleisure (ovvero la commistione tra viaggio di lavoro e viaggio di piacere) incide sempre di più sulle scelte volte a incrementare il benessere dei dipendenti.
L’inchiesta realizzata da Club Med in collaborazione con Gidp (Associazione Direttori Risorse Umane) ha coinvolto un centinaio di aziende, prevalentemente situate nelle Regioni del Nord Italia, con un numero di lavoratori superiore alle 500 unità.
I risultati della ricerca
Mentre il bleisure sta cambiando le abitudini dei viaggiatori business, che approfittano della trasferta di lavoro per concedersi anche una vacanza, solo il 30 per cento dei responsabili delle risorse umane dichiara di conoscere questo trend.
“È tuttavia interessante notare spiega Daniele Rutigliano, country business manager di Club Med che quasi il 40 per cento degli intervistati afferma che, in base alla propria esperienza, i dipendenti aggiungono effettivamente qualche giorno extra ai viaggi aziendali, in puro trend bleisure”.
Tuttavia c’è un altro elemento che emerge dai dati della ricerca: “Il 42,86 per cento considera valutabile l’ipotesi di estendere a familiari e accompagnatori - prosegue ancora Rutigliano - la partecipazione all’evento aziendale”.
Ma il dato che fa maggiormente riflettere è che quasi il 70 per cento dei direttori delle risorse umane ritiene interessante l’ipotesi di organizzare incontri ed eventi per i dipendenti utilizzando spazi meno convenzionali delle classiche sale meeting, ad esempio a bordo piscina o ai piedi delle piste da sci. Una percentuale assolutamente da non sottovalutare.
La scelta del tour operator
Cavalcando l’onda del bleisure, anche Club Med ha deciso di ampliare l’offerta Mice“che si basa innanzitutto sulla flessibilità, permettendo l’acquisto di pacchetti e al contempo di servizi singoli, tra cui per esempio il soggiorno escluso il volo - prosegue Rutigliano -. Il frazionamento dell’offerta è un punto essenziale a favore della nostra proposta, che prevede soggiorni a partire da due notti”.
E ancora, per oltre venti città del mondo“è possibile aggiungere a pernottamenti e attività sia lo stopover che lo shopover, in modo da poter visitare una città anche solo per qualche ora senza necessariamente fermarvisi - prosegue il manager -. Oltre alla possibilità di aggiungere servizi collaterali a corredo del soggiorno”.
Il bleisure, quindi, si sta affermando come una nuova tendenza all’interno delle aziende italiane, in quanto non inficia la produttività ma contribuisce al benessere del dipendente.
I dati della ricerca confermano questo trend: il 62 per cento delle aziende interpellate ritiene che l’organizzazione di viaggi di incentivazione migliori la produttività e l’efficienza dei propri dipendenti. Un fattore che potrebbe stimolare le imprese a investire maggiormente in questo segmento, ottenendone un reciproco vantaggio.
Le fonti del Ministero del Lavoro affermano che oggi in Italia sono 21.667 i contratti aziendali con premi di produttività: un aumento notevole, se si pensa che nel 2016 erano appena 10mila. Sono invece 4.853 le aziende in cui è presente un piano di welfare.