Collegamenti point to point Il segreto per attrarre flussi
Le mete hanno avuto una crescita con il moltiplicarsi dei voli
È l’offerta di voli sempre più ampia e con scali fino a qualche anno fa inimmaginabili a contribuire alla crescita delle destinazioni dell’Africa del Sud. L’incremento dei collegamenti ha ormai trasformato queste mete in località se non proprio dietro l’angolo, almeno molto più accessibili.
È questo uno dei fattori che, secondo gli addetti ai lavori, sta contribuendo al successo di Namibia e Sudafrica e, su scala ridotta, anche di Botswana e Zimbabwe.“Sia le compagnie europee che quelle del Golfo - evidenzia il titolare di Earth Viaggi, Bruno Gaddi - hanno negli ultimi 4-5 anni migliorato in maniera seria la loro copertura, sia incrementando le frequenze, che introducendo scali fino a qualche anno fa assolutamente impensabili”.
Un “grosso aiuto”, secondo il managing director di African Explorer, Alessandro Simonetti, decisivo nel sostenere la domanda in netta crescita sulla Namibia. Che, evidenzia, oggi riesce a fare i conti “con una disponibilità di voli quasi quadruplicata e con molte più compagnie che volano su Windhoek”.
Una vasta scelta di collegamenti che, per il general manager de Il Diamante, Massimo D’Eredità, ha aiutato gli specialisti dell’area a “sviluppare non solo i combinati Sudafrica più Zimbabwe, ma anche le estensioni mare con le Mauritius o le Seychelles, sempre più richiesti da qualche anno a questa parte”. Un’offerta di voli sempre più estesa e capillare, sfruttabile dagli operatori anche per proporre destinazioni poco considerate dalla distribuzione, ma che invece, sostiene il titolare di Azalai Travel Design, Vittorio Coccoletti “si stanno vendendo sempre di più”.
È il caso, spiega, del Mozambico, che “con i suoi 3.500 chilometri di spiagge bianche sull’Oceano Indiano e le strutture alberghiere ben distribuite” ha, secondo il manager, tutte le carte in regola per imporsi come meta balneare molto ambita.