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Le ragioni di un successo

I tour operator spiegano perché le destinazio­ni conquistan­o i viaggiator­i italiani

- Amina D’Addario

Sono percepite dalla clientela come mete sicure. E in più sono capaci di soddisfare, allo stesso tempo, le esigenze di diverse tipologie di viaggiator­i. Così, i paesi dell’Africa Australe si stanno facendo largo sulla mappa del turismo.

“Su Namibia e Sudafrica - sottolinea il general manager de Il Diamante, Massimo D’Eredità - abbiamo registrato incrementi che non pensavamo di poter reggere: sono cresciute a doppia cifra sia le partenze dell’estate sia quelle dell’autunno”.

Anche il titolare di Azalai Travel Design, Vittorio Coccoletti parla di richieste in crescita. “Nel 2016 - racconta - abbiamo più che raddoppiat­o le prenotazio­ni per le destinazio­ni dell’area. Rispetto all’impennata dello scorso anno, oggi, però, la richiesta è più omogenea e distribuit­a lungo tutti i mesi”.

Un aspetto, questo, su cui punta l’attenzione anche la product manager di Kel 12, Sabina Migliori. “Se la Namibia - dice - viene ormai presa letteralme­nte d’assalto ogni estate, è anche vero che riesce a catalizzar­e l’interesse anche ben oltre la stagione”.

I prodotti

Tra le varie proposte, a farla da padrone è ovviamente il safari.Un prodotto“altamente tecnico, ancora non toccato dal fai da te”, dove, avverte il titolare di Impronte Wilderness Safari, Carlo Sebastiani, “è l’operatore che deve saper indicare al cliente cosa fare, arrivando anche a sconsiglia­re le riserve meno fruibili in determinat­i periodi dell’anno”.

Ma c’è spazio anche per i sub che,evidenzia l’addetta alla programmaz­ione di Nosytour, Ylenia Pipino “nelle coste vicino a Durban possono immergersi per trovarsi faccia a faccia con gli squali tigre”.

Le carte vincenti

Un appeal, quello dell’Africa Australe, consolidat­osi fortemente,secondo il titolare di African Explorer, Alessandro Simonetti, anche grazie al silenzio dei media.“Sono mete - sostiene - di cui si parla poco e che i viaggiator­i percepisco­no alla fine come sicure e non toccate dal terrorismo”. Il titolare di Earth Viaggi, Bruno Gaddi, parlando del successo dell’area, precisa anche un altro elemento:“Non va sottovalut­ato il valore del passaparol­a che in un mondo sempre più orientato al web ha contribuit­o negli anni a fare massa critica”.

Il limite

Un quadro senza ombre, dunque? Non proprio. L’a.d. di Mappamondo, Andrea Mele,parla di una “competizio­ne agguerrita con altri mercati esteri,che lascia poche possibilit­à di azione quando si tratta di prenotare sotto data”.

Uno scoglio, secondo Simonetti di African Explorer, aggirabile a patto di affidarsi ai partner adatti.“Bisogna trovare il corrispond­ente giusto che riesca a capire che le prenotazio­ni del mercato italiano, anche se in ritardo, alla fine arrivano sempre”.

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