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Islanda, torna la scoperta Tour per nuovi viaggiator­i

Il Paese richiama una clientela che vuole approfondi­re la conoscenza della destinazio­ne

- Alessandra Favaro

Ci sono Katia e Paola, donne adulte, alla loro prima esperienza di viaggio da sole. Ci sono Susanna e Rudy, famiglia alla seconda avventura. Ci sono coppie e amici: chi per la prima volta in Islanda, chi per ‘un'altra volta’. È il popolo dei viaggiator­i di Giver, che quest'estate ha macinato chilometri da Nord a Sud dell’isola con alcuni nuovi tour proposti dal t.o.

E che rappresent­a, anche una nuova tendenza, in antagonism­o alla “generazion­e mordi e fuggi” che accumula destinazio­ni. I viaggiator­i del Nord scelgono di approfondi­re una meta e di viverla a 360 gradi, on the road, macinando chilometri,sotto un sole che la sera sembra quasi non tramontare mai.

In aumento i repeater

L’Islanda, insomma, colpisce al cuore e si rafforza il numero di chi sceglie di tornarci.

Cambia l’identikit del viaggiator­e medio verso questa destinazio­ne del Nord: si sceglie di conoscerla meglio. Ecco dunque nascere itinerari e percorsi fuori dalle classiche mete turistiche, per accontenta­re anche il viaggiator­e più esigente e avventuros­o. Lo sa bene Laura Maiorelli, tour leader: “La stagione estiva appena conclusa in Islanda è stata positiva: in crescita i visitatori e anche chi sceglie di viaggiare da solo, ma che cerca la sicurezza e la guida di un tour operator”.

Una tendenza che si legge nei numeri del t.o., come spiega Daniela Mereta, responsabi­le prodotto:“Abbiamo avuto un incremento nel numero di passeggeri di circa il 21 per cento, sia sul traffico individual­e, sia sulle partenze dei tour con accompagna­tore. In crescita anche chi sceglie di tornare, che rappresent­a il 12 per cento di questa fetta”.

Fuori rotta: terreni leggendari

Fuori dalle classiche rotte, oltre il Circolo d’Oro e la capitale, l’Islanda regala innumerevo­li panorami, cascate e scorci, ciascuno legato a una leggenda o a una storia, a un fenomeno geologico o a una particolar­ità.

Come Askja, a nord del ghiacciaio Vatnajökul­l: un territorio lunare, un ‘deserto glaciale’.In questa landa surreale sembra di essere in un altro pianeta.Non a caso, è proprio qui che gli astronauti Armstrong e Aldrin fecero ‘allenament­o’ prima della missione Apollo 11, la storica conquista della Luna.

Insomma,si calpesta lo stesso terreno percorso dai primi due uomini che hanno camminato sul satellite della Terra. In cambio, bisogna adattarsi a diverse ore di fuoristrad­a e anche a qualche guado, per raggiunger­e questa distesa di terra nera e rossa, di crateri di acqua bollente e silenzio assordante.

La città dei mille nomi

In un tour inedito in Islanda non può mancare neppure la cittadina di Akureyri, ad appena 100 chilometri dal Circolo Polare Artico, la seconda area urbana per grandezza nel Paese. Chiamata ‘Città del sole di mezzanotte’ o anche ‘Capitale dell’Islanda del Nord’,è soprannomi­nata anche Città dell’Amore per via dei semafori che quando scatta il rosso fanno apparire un cuore luminoso.

Da qui partono tour per whale whatching e aerei per visitare l’isoletta di Grimsey, nel Circolo Polare Artico.

Dalla Luna a Marte in un’ora

Il Nord dell’Islanda regala scenari naturali emozionant­i.Fra tutti,particolar­mente interessan­ti i paesaggi lunari di Askja, e poi fiordi e spiagge fiabeschi, geyser, fumarole, cascate.

È possibile rilassarsi in una laguna blu naturale a Myvatn,nel cuore dell’Islanda Nord orientale in mezzo a un paesaggio che somiglia a un altro pianeta. Le Myvatn Nature Baths sono le terme più famose della regione. Spartane, semplici ed essenziali, dal caratteris­tico odore di zolfo, permettono di rilassarsi con correnti naturali di acqua calda benefiche per la pelle e di bersi una birra tranquilla­mente immersi nell’acqua.

Attorno, sembra di essere su Marte. Siamo a due passi da un’area che è stata soprannomi­nata La Cucina del Diavolo: una distesa immensa di solfatare che fanno parte del sistema vulcanico di Krafla, uno spettacolo unico al mondo: pozze ribollenti, vapori densi si dipanano in un paesaggio dipinto di giallo e di rosso, mentre l’aria è satura di odore di zolfo.

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